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Guida turistica di Bolgheri
GUIDA TURISTICA DI BOLGHERI
Realizzata dall’Associazione onlus “Handy Superabile”
Informazioni Itinerario
COME ARRIVARE
IN AEREO
- Aeroporti di: Firenze Peretola (125 km); Perugia (80 km); Pisa (74 km); Roma Fiumicino o Ciampino (265 km). Dall’aeroporto raggiungere Bolgheri utilizzando il treno per la stazione di Donoratico o un’auto a noleggio.
- Gli aeroporti di Firenze, Pisa e Roma sono dotati di elevatore o finger e servizio assistenza dedicato per gli ospiti portatori di handicap.
IN AUTO
- Percorrendo la SS1 Variante Aurelia, nel tratto fra Cecina e San Vincenzo, prendere l’uscita indicante Bolgheri (circa 5 Km)
IN TRENO
- La stazione di Bolgheri è una fermata al servizio del comune di Bibbona e dista 7 km da Bolgheri. Anche la stazione di Donoratico è posta sulla Linea Genova-Roma, ed è collegata a Bolgheri con il servizio di autobus (distanza 11 km).
- Entrambe le stazioni non sono dotate di carrello elevatore e servizio assistenza dedicato per gli ospiti portatori di handicap. Anche se la stazione di Bolgheri è accessibile ed ha le due banchine collegate da un sottopassaggio con pedane per rendere più agevole l’accesso ai disabili e ciclisti. Quelle più vicine con servizio di assistenza sono: Livorno (67 km) e Follonica (48 km).
IN AUTOBUS
- Di fronte alla Stazione ferroviaria di Castagneto si trova la stazione autobus gestita da TIEMME www.tiemmespa.it LFI, dove si può prendere un autobus diretto per Bolgheri.
- Si raccomanda di chiedere alla Tiemme se il bus è dotato di pedana per il trasporto delle persone in carrozzina
Emergenza Sanitaria Guardia Medica 118
Farmacia Giordani Via della Repubblica, 7/b (località: Donoratico) Telefono: 0565-776318;
Farmacia Granatiero Antonio Via Vittorio Emanuele II, 3 Castagneto Carducci Telefono: 0565-763639;
Farmacia San Giuseppe Dr Calcagni Via Della Marina, 12 (località: Marina di Castagneto) Telefono: 0565-744295
Per informazioni rivolgersi a:
Ufficio Informazioni Località San Guido tel. 0565 749768
Ufficio Turistico Marina di Castagneto Donoratico via della Marina tel. 0565744276
apt7sanguido@costadeglietruschi.it
Distanze Km.:
Campiglia M.ma 26 – Populonia 28 – San Vincenzo 15 -Suvereto 16 – Follonica 44 – Cecina 22 – Volterra 60 – Grosseto 89 – Livorno 56 – Siena 111 – Pisa 78 – Firenze 129 – Roma 279 – Bologna 252 – Torino 401 – Milano 351
ITINERARIO
Dalla via Aurelia si raggiunge attraversando, per c.a. 5 km il famoso e suggestivo Viale di Cipressi, ovvero l’ottocentesco “stradone” che venne realizzato a partire dal 1831 dal Conte Guido Alberto Della Gherardesca e fu asfaltato nel 1954.
Lungo il viale possiamo ammirare ben 2540 cipressi, anche se alcuni risultati ammalati per il cancro del cipresso sono stati sostituiti alcuni anni fà con alcuni cloni dal CNR.
All’inizio del Viale, troviamo un obelisco che il Conte Giuseppe Della Gherardesca fece erigere nel 1907 (un anno dopo la morte di Carducci), in onore del poeta, e sul quale sono scolpiti alcuni versi della poesia con cui il poeta ha voluto ricordare questo luogo a lui caro.
Poco distante si trova l’Oratorio di S.Guido, fatto erigere dal Conte Simone Maria Della Gherardesca nel 1703 in onore del Santo antenato della famiglia vissuto nel XI/XII secolo. L’oratorio, di forma ottagonale, con una lapide commemorativa sopra la porta, veniva utilizzato per celebrare la Messa per i viandanti ma anche durante la mietitura. (Durante la nostra visita l’oratorio era chiuso).
Poco dopo, lungo il viale di San Guido, incontriamo sulla sinistra il piccolo e caratteristico Borgo di San Guido, costruito dal Conte Camillo Della Gherardesca nel ‘700 durante i lavori di bonifica, e ristrutturato tra il 1951 e il 1955. Oggi è costituito da appartamenti destinati al personale della Tenuta S.Guido, famosa per la produzione del pregiato vino Sassicaia. Qui si trovano anche: lavatoi, scuola elementare e materna, un teatrino, ed infine una cappella.
A proposito di vini I terreni di Bolgheri sono preziosi perché producono alcuni dei migliori vini della Toscana come Ornellaia, Bolgheri, Sassicaia. Per quest’ultimo eccellente vitigno la tipologia delle uve è suddivisa per l’85% da Cabernet Sauvignon e per il restante 15% da Cabernet Franc (www.bolgheridoc.com).
Alla fine del viale troviamo l’ingresso del borgo con il Castello della Gherardesca di origine medievale, risalente al XII secolo, da cui si sviluppa il caratteristico borgo. Nel ‘500 il castello e il paese furono ricostruiti da Simone Maria Della Gherardesca. Qui si deve passare attraverso l’arco della Torre merlata del Castello la quale con la facciata merlata risale al 1895.
Appena attraversato l’arco troviamo sulla destra la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo. Essa rappresenta la più antica testimonianza architettonica della zona, sebbene sia stata più volte restaurata nel corso dei secoli, fino al 1902 che gli ha conferito l’aspetto attuale. La facciata in conci di pietra squadrati e la piccola porta murata sul lato sinistro sono di origine medievale. Un ampio arco ribassato separa la zona vestibolare dal resto dell’aula; in questa parte si apre la cappella battesimale. Sopra le due porte di accesso alla sacrestia sono raffigurati i santi titolari della chiesa.
La chiesa è accessibile tramite uno scalino. A lato della chiesa è presente un posto auto riservato ai portatori di handicap. La chiesa presenta uno scalino all’entrata principale.
Subito dopo la chiesa, proseguendo lungo la Strada Giulia, troviamo, sulla destra, nella Piazzetta Bionda Maria, la casa della Bionda Maria, ovvero di Maria Banchini dai capelli biondi, figlia di mugnai, che rappresentò il primo amore di Carducci, alla quale il poeta scriveva lettere e alla quale si ispirò per scrivere l’Idillio Maremmano.
A destra dell’edificio è disponibile un posto auto riservato ai portatori di handicap.
Continuando lungo Strada Giulia si giunge in Piazza Alberto dove, sulla destra troviamo un giardinetto con alcune panchine superabile tramite un piccolo scalino, e proprio di fronte si trova la Casa Carducci, dove il poeta visse i suoi primi anni, dal 1838 al 1848, per poi trasferirsi nella vicina Castagneto Carducci.
Sul lato opposto del giardinetto, lato Strada lauretta, si trova la statua in cotto della nonna paterna del Carducci, Lucia Galleni, morta nel 1842 e seppellita nel cimitero del cinquecento dove su una targa sono riportate frasi tratte dalla poesia “Davanti a San Guido”.
Proseguendo lungo Strada Giulia troviamo sulla destra una terrazza da cui ammirare il panorama accessibile in piano mentre sulla destra troviamo alcuni locali tipici dove poter mangiare qualcosa o sorseggiare un drink.
Al termine della Strada Giulia, a c.a. 170 metri dalla porta del Castello si trovano altri 3 posti auto riservati ai portatori di handicap.
ACCESSIBILITA’ DEI RISTORANTI DI BOLGHERI
ENOTECA TOGNONI
L’Enoteca Tognoni si trova nella Strada Lauretta al n.5 (Tel. 0565/762001). Qui si possono degustare spuntini appetitosi, piatti caratteristici come la ribollita, crostini, saporiti affettati toscani, i genuini sott’oli casarecci ed altro ancora, come del buon formaggio e il tutto annaffiato con vini locali dai sapori unici.
Ingresso accessibile tramite rampetta di raccordo, in piastrelle, e bagno attrezzato con wc dotato di maniglia di sostegno a lato e spazio sufficiente
OSTERIA MAGONA E BISTROT LA MAGONCINA
L’Osteria Magona oggi è passata al casale in tipico stile toscano, il Vallone dei Messi, sulla Bolgherese, la nota Strada del Vino, e vicino alle più grandi cantine della Doc Bolgheri.
Nella culla del Carducci è rimasto il bistrot La Magoncina (vedi foto) che ha mantenuto alcuni piatti tradizionali con l’aggiunta di piatti unici alla portata di tutte le famiglie.
Ingresso accessibile in piano e bagno attrezzato con wc dotato di maniglia di sostegno a lato e spazio sufficiente
Cenni storici:
Fin dalla sua origine Bolgheri fu dominio dei conti della Gherardesca, i quali vi ebbero castello e palazzo anche quando fioriva il potente conte Bonifazio Novello signore di Pisa; e fu probabilmente in Bolgheri dove quel conte per tre mesi alloggiò l’antipapa Pietro da Corvaja per indurlo a rinunciare alle sue pretesa al soglio pontificio. Il castello di Bolgheri subì nel tempo vari attacchi, sia nel 1393 quando fu bruciato dai fiorentini, sia nel 1496 quando fu saccheggiato dall’esercito dell’imperatore Massimiliano che uccise il conte Arrigo nel proprio castello. Con la sottomissione di Pisa da parte di Firenze, i conti di Bolgheri tornarono sotto la Repubblica fiorentina.
Il castello di Bolgheri cominciò a risorgere da tante rovine all’inizio del XVIII secolo per opera dei conti che diedero un certo impulso alle attività agricole della zona, la bonifica di alcune zone paludose, la costruzione di un orfanotrofio nel 1817 e di un acquedotto che rifornì di acqua potabile il paese.
Descrizione:
Bolgheri è una frazione del Comune di Castagneto Carducci che si trova a pochi km a nord-ovest rispetto al capoluogo e sorge ai piedi delle Colline metallifere, circondato da una campagna rigogliosa di viti ed olivi.
Il nome deriva da un insediamento militare di Bulgari alleati dei Longobardi, qui attestati in posizione difensiva contro un eventuale sbarco di truppe bizantine provenienti dalla Sardegna.
il luogo è stato reso celebre, inoltre, dai versi di Giosuè Carducci nella poesia Davanti a San Guido (1874). La famiglia Carducci, con la cara paterna nonna Lucia vissero in questo borgo per dieci anni, da quando Giosuè aveva quattro anni a quando ne ebbe quattordici