- Itinerari
Escursione a Gran Canaria
VISITA A GRAN CANARIA
Realizzata dall’Associazione onlus “Handy Superabile”
Informazioni Escursione
DESCRIZIONE E CONSIGLI PER LA VISITA
L’assistenza Alpitour World in hotel e l’uffico locale Jumbo Tours sono a vostra disposizione per aiutarvi a scoprire le meraviglie di Gran Canaria. Per quanto riguarda i clienti con mobilità ridotta le escursioni proposte sono consigliabili con l’aiuto di un accompagnatore e sono da valutare direttamente con gli uffici assistenza del Tour Operator, in base alla diversa disabilità. Per l’escursione si consiglia ai clienti in carrozzina l’accompagnamento di qualcuno in grado di trattenere/spingere la carrozzina senza difficoltà sia in condizioni di pavimentazione irregolare sia per l’eventuale presenza di rampe con pendenza significativa. L’escursione può essere effettuata con dei mezzi di trasporto adattati per il trasporto di persone in carrozzina oppure con auto privata con autista, concordando le diverse modalità direttamente con i responsabili degli uffici assistenza del tour operator Alpitour World, disponibili ad organizzare escursioni su “misura” per clientela con disabilità. Modalità e costi sono da valutarsi in loco.
BREVE DESCRIZIONE
Le località visitate sono: Las Palmas, Terror e il Pico De Las Nieves. Las Palmas è la città principale dell’isola, dove si trovano quasi tutti i servizi principali. Il centro storico è molto caratteristico, seppure non molto grande. Qui si trovano il museo di Colombo e la cattedrale di Santa Ana. Teror è un grazioso paese di collina nei pressi di Las Palmas.. Il Pico De Las Nieves è invece la punta più alta dell’isola, arriva a 1942 metri di altezza e da qui si può godere di una meravigliosa vista su tutta l’isola.
ESCURSIONE
Le origini della città di Las Palmas de Gran Canaria risalgono al 1478, quando un esercito comandato dallo spagnolo Juan Rejón, sbarcò a La Isleta. Seguendo la costa verso il sud, il comandante condusse la sua truppa in un luogo situato sulla cima di una collina, sul lato destro della bocca del Precipizio Guiniguada, dove oggi si trova la strada di accesso al centro dell’Isola. Qui, dove oggi si trova l’Eremo di Sant’Antonio Abbate, stabilì il suo accampamento costruendo una recinzione con tronchi di palme, abbondanti in questa zona. Senza saperlo, Juan Rejón stava fondando il capoluogo al quale fu dato il nome di Real de Las Palmas. Alcuni anni dopo, alla fine della conquista di Gran Canaria, nel 1515, la città ricevette il nome ufficiale con cui è tuttora conosciuta: Las Palmas de Gran Canaria.
La pavimentazione della città è di due tipi: nella foto sopra a destra, vediamo Calle Mayor de Triana con la pavimentazione in piastrelle lisce, mentre nel caratteristico quartiere VEGUETA, il più antico di Las Palmas (vedi foto), la pavimentazione è più vecchia e spesso costituita da pietre irregolari che possono, in alcuni tratti, creare problemi di percorribilità ai turisti in carrozzina. Il quartiere Vegueta è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e riunisce un importante patrimonio storico e culturale
Al confine con il quartiere Vegueta troviamo il tradizionale Mercato (vedi foto).
Una tappa d’obbligo della nostra visita è sicuramente Plaza de Santa Ana, Plaza Mayor, che, nel XVI secolo costituiva un importante centro economico e finanziario, del quale conserva ancora gran parte del tracciato originale. Si tratta di una grande piazza pedonale, a forma rettangolare, circondata da palme, che richiama l’attenzione per una serie di figure in bronzo disposte proprio di fronte alla Cattedrale e che risalgono alla fine del XIX secolo; esse rappresentano il Dogo Canario o Presa Canario, un cane molossoide nativo di Tenerife e Gran Canaria, che sembra abbia dato il nome alle isole Canarie, vista la loro numerosa colonia endemica. La piazza presenta una pavimentazione liscia e scorrevole anche alle carrozzine, e priva di irregolarità.
Nella Plaza troviamo la Cattedrale de Santa Ana, il Municipio, il Palazzo del Vescovo e il Palazzo dei reggenti (Corte d’Assise). Lo stile degli edifici presenti và dal tardo gotico al liberty.
La Cattedrale di Santa Ana è stata la prima chiesa nelle isole Canarie; la costruzione ebbe inizio, dopo la conquista spagnola, nel 1478 e si protrasse per quasi quattro secoli, con il risultato di essere caratterizzata da tre stili architettonici: gotico e rinascimentale all’interno e neoclassico all’esterno. Per costruire la sua facciata neoclassica è stata utilizzata la roccia vulcanica di Playa de las Canteras.
Nell’ala sud della cattedrale, troviamo il Patio de los Naranjos (Patio degli aranci) e il Museo Diocesano di Arte Sacra.
Per l’ingresso si entra dal Patio degli aranci, attraverso tre rampe consecutive, (per alcune persone in carrozzina potrebbe essere necessario l’aiuto di un accompagnatore). All’interno la pavimentazione non presenta irregolarità rilevanti. Qui si trova un lussureggiante giardino e l’ingresso al museo di arte sacra che purtroppo presenta numerosi gradini non superabili con nessun accorgimento.
Durante la visita della cattedrale, all’interno, troviamo una rampa, ed un montascale che permettono di superare gli scalini presenti.
Confinante con la Cattedrale abbiamo trovato un’altra piccola piazza con il monumento (vedi foto) dedicato al padre della canzone d’autore delle Canarie, Nestor Alamo (Las Palmas – 1906-1991); e con la Casa di Hidalgo, con una bella facciata in stile gotico (vedi foto).
Continuando il nostro giro, nel quartiere Vegueta, raggiungiamo, il luogo più unico e autentico del quartiere: la Plaza del Pilar Nuevo; essa si trova a breve distanza da Santa Ana, dietro la cattedrale, con un pilastro di pietra nel centro (che dà alla piazza il suo nome), e fù costruita nel XVIII secolo per fornire l’approvvigionamento idrico alla popolazione. La pavimentazione è in acciottolato. Le case della piazza, in stile coloniale, mostrano un’architettura tipica delle Canarie, ma la più importante e più visitata dell’isola è senza dubbio la Casa Museo de Colón (casa museo di Colombo), una delle più belle di Las Palmas, con i suoi caratteristici balconi, le sue porte ornate, le ringhiere, e grandi terrazze e soffitti in legno intagliati: il tutto rappresenta i molteplici aspetti dell’architettura dell’isola.
Casa Museo de Colón fu la residenza dei primi governatori dell’isola, la città natale del tenore Alfredo Kraus, e si dice che Cristoforo Colombo fu ospite qui nel 1492, mentre una delle sue navi erano in riparazione (da qui il nome). Dal 1952 ospita un museo con 13 camere, con una pinacoteca, e gli archivi dove si può scoprire tutti i segreti che riguardano la storia delle Canarie e i suoi rapporti con l’America. Per l’ingresso gli addetti predispongono una rampa per superare l’unico gradino presente. L’edificio, ampio e con grandi cortili interni (patios), presenta soffitti a cassettoni in legno ed adorni in pietra. La palazzina è a due piani con pavimentazione abbastanza irregolare. Le sale al piano terreno non hanno gradini e gli spazi sono sufficienti per la manovra con eventuale carrozzina. Al piano terreno è presente anche un bagno accessibile. Non ci sono invece né ascensori, né montascale per permettere ai turisti con mobilità ridotta di accedere al piano superiore o agli scantinati.
Sempre nel quartiere Vegueta si trova il luogo dove Giovanni Rejón fondò la Royal Palms, il 24 giugno 1478, fatto che viene commemorato con tre palme che sono state piantate in Plaza de San Antonio Abad (vedi foto). La pavimentazione è in pietre irregolari. In questa piazza si trova una piccola cappella del XV secolo, che in origine era la Cattedrale delle Canarie. Una targa sulla facciata indica che Cristoforo Colombo ha pregato prima di partire per l’America.
Dalla Plaza del Pilar Nuevo, inizia la Calle de Los Balcones (Via dei Balconi) che continua perpendicolare al mare, dove troviamo case con caratteristici balconi lavorati in pino canarino; qui la pavimentazione risulta in parte acciottolata: si consiglia alle persone in carrozzina di percorrere la corsia centrale, meno irregolare (vedi foto). Qui troviamo
Nei dintorni troviamo anche caratteristiche piazzette pedonali, come Plaza di Santo Domingo (vedi foto) con pavimentazione in piastrelle regolari.
Teror è un paese di collina che si trova a circa 23 km da Las Palmas. L’attrazione principale è la Basilica de Nuestra Signora del Pino, che si trova alla fine di una breve passeggiata e che, al primo piano, ospita un piccolo museo. (vedi foto) che al primo piano ospita un piccolo museo. Molto caratteristico anche il Comune di Teror (vedi foto).
La pavimentazione, in centro, è irregolare nella parte centrale della strada, ma si può percorrere il marciapiede più scorrevole per una carrozzina. Il tragitto si presenta leggermente in salita, ma con pendenza moderata. Anche in questa cittadina si trovano i caratteristici balconi in pino canarino, proveniente dalle vicine foreste. Si trovano alcuni parcheggi per disabili nelle strade immediatamente adiacenti alla passeggiata.
Il Pico de Las Nieves (1.942m – si consiglia di munirsi di indumenti più pesanti) è il punto più alto dell’isola e si trova a 39 km c.a. dal centro di Las Palmas, a circa un’ora di auto. Merita per la vista spettacolare, a 360° dell’isola di Gran Canaria, e se il cielo è limpido, anche dei Tenerife, Lanzarote e Fuerteventura. Per arrivarci si passa attraverso una strada di montagna, con tornanti, caratterizzata da un paesaggio che cambia molte volte, con una vegetazione verdeggiante ricca di alberi di eucalipto e di pino canarino, che man mano che ci avviciniamo al picco vengono sostituiti da pini, lecci, cespugli e arbusti, tipici delle maggiori altitudini. La parte più alta può essere raggiunta in macchina (si trova a fianco di una stazione meteorologica militare) e lungo il percorso si trovano anche aree pic nic e barbecue in muratura. Nella foto di sinistra si nota il cratere di un vulcano ormai spento che ospita un solo eremita sul fondo. Nella foto di destra invece si trova una sagoma formata da alcune rocce che hanno la forma di un frate in preghiera chiamato “El Fraile” che si trova a fianco del “Roque Nublo”, un monolite vulcanico alto 80 metri, famoso soprattutto per gli alpinisti.
Nelle foto si nota il fenomeno abbastanza unico, provocato dal vento caldo proveniente dal Sahara, il “Calima”, costituito dalla sospensione in microparticelle di pulviscolo, della fine sabbia africana, a cui si può assistere in certi periodi dell’anno. L’effetto visivo è la presenza di una polvere di colore giallastro, che di per sé non costituisce un problema.