Il luogo di partenza si trova proprio di fronte all’ingresso del Villaggio Bravo Andilana ed il mezzo utilizzato per il trasporto è un comodo fuoristrada, non attrezzato per il trasporto di persone in sedia a ruote. Il villaggio rappresenta un ottimo punto di partenza per le escursioni, in quanto da qui si possono raggiungere tutte le località più interessanti dell’isola: Mont passot e i 7 laghi sacri, la distilleria di profumi, la capitale Hell Ville e la cascata sacra di Ampasindava.

L’Isola di Nosy Be è un’isola tropicale situata al largo della costa nordoccidentale del Madagascar e circondata da diverse incantevoli e piccole isole. Seduti sul comodo fuoristrada si potrà godere dello spettacolo della natura selvaggia e incontaminata, ricchissima di specie vegetali e animali, di cui il 90% endemiche, con risaie, bananeti e villaggi rurali, con capanne fatte di legno e tetti di palma; tra quest’ultimi si potrà visitare anche il villaggio di Ambatoloaka dove si concentra la vita dell’intera isola con ristoranti e vari locali.

Lungo la strada che ci porta al Mont Passot non si può fare a meno di incontrare numerosi zebù al pascolo, le vacche malgasce (vedi foto) e diversi allevamenti di piante Ylang-Ylang (vedi foto), dai cui fiori viene estratta un’essenza utilizzata nella fabbrica dei cosmetici. Le strade secondarie spesso sono sconnesse e sterrate (vedi foto).

Lungo la strada che ci conduce a Mont Passot approfittiamo di un punto panoramico, raggiungibile tramite una salita ripida e sconnessa (vedi foto), per ammirare due dei laghi più suggestivi, chiamati le “due sorelle” e situati a diversa altezza. Qui è possibile fare acquisti di collane e monili artigianali.

MONT PASSOT ED I LAGHI DI NOSY BE
Per raggiungere la cima è necessario percorrere un tratto sterrato e sconnesso, di circa 50 metri (vedi foto). Il Mont Passot è il monte più alto dell’isola, con i suoi 329 metri. Dalla sua sommità è possibile ammirare un tramonto mozzafiato sul canale del Mozambico, o semplicemente godersi l’eccezionale panorama che lo circonda. Qui è possibile ammirare i 7 laghi sacri di Nosy Be, la bellissima Baia di Nosy Be, la Baia dei Russi, le graziosissime isole Nosy Tanikely, Nosy Komba, Nosy Iranja, Nosy Sakatia, a forma di tartaruga (vedi foto) e l’arcipelago delle Mitsio.

Anche sulla cima di Mont Passot, manco a dirlo, si possono fare acquisti, fra cui l’essenza profumata di ylang ylang.

Lungo il tragitto ne approfittiamo per vedere ancora uno dei numerosi laghi vulcanici, da un punto panoramico, con uno strapiombo di ben oltre 100 metri (vedi foto), popolati da coccodrilli, considerati sacri, perché considerati la reincarnazione degli antenati. Qui siamo riusciti a vederne uno che nuota (vedi foto) ed uno che sosta sulla riva di un lago (vedi foto).

Lungo la strada che ci conduce alla Distilleria dell’Ylang-Ylang è molto probabile fare incontri ravvicinati con diversi camaleonti. Questo tratto della costa ci consente di poter ammirare panorami mozzafiato.

DISTILLERIA DI YLANG-YLANG
Ci trasferiamo poi per la visita alla distilleria dell’Ylang-Ylang, pianta molto caratteristica a Nosy Be (vedi foto) per via degli aromi che i suoi fiori gialli liberano nell’aria e dai quali viene estratto un olio utilizzato come fissatore nei profumi.

All’ingresso della distilleria è presente uno scalino di circa 25 cm. All’interno la pavimentazione è in cemento e risulta abbastanza accessibile anche agli ospiti in sedia a rotelle.

All’interno della distilleria la guida ci illustra il funzionamento delle apparecchiature (distillatori, ecc.) utilizzate per il processo di lavorazione con il quale i fiori della pianta Ylang-Ylang, una volta essiccati, vengono macerati e vaporizzati per dare la preziosissima essenza che costituisce la base di moltissimi profumi, tra i quali Chanel. Da una tonnellata di fiori si estraggono circa 25 litri di olio profumato che, una volta trattato, diventa essenza.

 le parti della pianta fresca o essiccata sono messe in un contenitore chiuso ermeticamente (vedi foto);
 il vapore in pressione è introdotto nella parte inferiore del contenitore e passa attraverso le parti vegetali per vaporizzare gli oli volatili in esse contenute;
 la miscela di vapore e olio vaporizzato passa attraverso un condensatore;
 gli oli essenziali sono estratti dall’acqua aromatizzata alla superficie del separatore mentre l’idrolato viene raccolto nella parte inferiore.

Dalla distilleria ripartiamo diretti verso l’albero sacro, un grandissimo ficus che si estende per molti metri quadrati. Lungo il percorso troviamo diverse piante di caffè e di pepe (vedi foto)

L’ ALBERO SACRO
“L’albero sacro” è un gigantesco “ficus Bengalensis”, vecchio di 200 anni, i cui rami e le radici aeree formano una sorta di cattedrale, di oltre 50 metri di diametro. La caratteristica dell’albero sono le radici aeree che una volta toccato il suolo diventano tronchi per un nuovo albero.
Luogo di culto e di preghiera, è considerato sacro per i Sakalava, una delle etnie più geograficamente diffuse del Madagascar: qui possono chiedere favori allo spirito dell’albero.

Lasciato l’albero sacro, ripartiamo in direzione del ristorante “il Ficus” scelto per la pausa pranzo.
Lungo la strada costeggiamo suggestive distese di mangrovie che in questo tratto hanno colonizzato la riva del mare. Il piccolo ma pur grazioso ristorante “Il Ficus” presenta all’esterno un fondo in terra battuta ma facilmente percorribile da un ospite in sedia a rotelle……

…..Idem per la pavimentazione interna in piastrelle e in legno. Il ristorante presenta all’esterno una grande veranda con tavoli, sedie e poltrone in vimini. Per motivi di igiene alimentare il pranzo, servito dalla guida, consisteva in cibo proveniente dal ristorante del Villaggio Bravo Andilana.

Il locale è dotato di un servizio igienico non attrezzato per clienti in carrozzina, con spazi abbastanza ristretti (larghezza porta 65 cm circa; entrando in carrozzina è possibile chiudere la porta); accostamento al wc solo frontale e non ci sono maniglioni (vedi foto). Il bagno è privo di acqua corrente, ma è presente un grande secchio da cui attingere l’acqua.

Dalla veranda del ristorante Ficus si può ammirare un paesaggio marino dall’aspetto molto caratteristico. Nelle foto sopra vediamo una tipica barca a vela malgascia e dei pescatori, che una volta lasciate le proprie imbarcazioni, ritornano alle loro abitazioni.
Nella foto a lato altre piante di mangrovia.

VISITA A HELL VILLE
Lasciato il ristorante ci dirigiamo verso la capitale di Nosy Be, Hell Ville, il centro più importante dell’isola, dove si concentrano tutte le attività economiche, e dove è possibile scoprire la realtà locale e conoscere i costumi e le tradizioni del popolo malgascio. Lungo le strade, piene di vita, si susseguono numerosi negozietti dove è possibile acquistare prodotti tipici locali.
È anche sede di un grande mercato giornaliero all’aperto, dove si trovano pescatori, agricoltori, commercianti, artigiani, e dove è possibile acquistare, contrattando, frutta, pesce, carne e spezie di tutti i tipi. Qui è possibile godere dell’accoglienza degli abitanti locali e dei bambini che immancabilmente in ogni incontro ci regalano indimenticabili sorrisi.
Una curiosità: è facile incontrare donne malgascie con la faccia dipinta con la polvere di sandalo che lascia una patina giallo ocra, che fa da idratante e li protegge contro i raggi del sole. Seccandosi sul viso forma una serie di arabeschi decisamente particolari.

VISITA AL MERCATO DELLE SPEZIE
Di fronte alla piazzetta principale di Hell Ville (vedi foto) si trova il mercato delle spezie. All’ingresso sono presenti 3 scalini (vedi foto) ed in successione un altro scalino. Questo mercato coperto, risulta abbastanza spazioso, con pavimentazione in cemento, suddiviso in tre corsie. La merce esposta (frutta, verdure, spezie, granchi) si trova abbastanza in basso così da essere ben visibile anche per persone in carrozzina. E’ un incontro di odori molto forte, tipico dell’Africa, ma ne vale veramente la pena.

CASCATA LAGO SACRO
Da Hell Ville ripartiamo alla volta della cascata sacra di Ampasindava, dove si arriva con 10 minuti di macchina. E’ un angolo di foresta selvaggia alla quale si accede da un sentiero di circa 100 metri (vedi foto) costeggiato da grandi felci, ed abbastanza ripido e molto sconnesso (consigliabile l’aiuto di almeno due accompagnatori robusti e l’ausilio di una sedia JOB. Qui possiamo ammirare una piccola cascata (più alimentata nel periodo delle piogge), con il suo grazioso laghetto ed una vegetazione lussureggiante. Anche questo luogo è considerato sacro per i Sakalava, e ci sono dei teli bianchi e rossi, a delimitare la zona sacra.

In conclusione una esclusiva ed interessante escursione che merita di viverla fino in fondo e che ti lascia un ricordo bellissimo ed incancellabile del favoloso Madagascar.