L’Aeroporto di Pisa è il “G. Galilei” che dista c.a. 3 km dal centro città.
All’aeroporto l’imbarco/sbarco del passeggero con mobilità ridotta viene effettuato con’ambulift, un mezzo speciale dotato di rampa – lounge mobile – con piattaforma elevabile per agevolare l’imbarco dei passeggeri su sedia a rotelle; ad essi viene garantita, inoltre, un’assistenza completa, in partenza/arrivo.
Il personale di assistenza è disponibile ad accompagnare il passeggero con disabilità, durante la consegna del bagaglio, fino alla porta d’imbarco o ritiro bagagli.
Il terminal è provvisto di ascensori dotati di pulsanti esterni e interni in braille e di colonnine “per chiamata assistenza” (vedi foto sotto). I varchi dei controlli di sicurezza sono predisposti per accogliere passeggeri con sedia a rotella e portatori di pacemaker.

Nei percorsi esterni ed interni sono presenti percorsi LOGES completi di mappe tattili per facilitare lo spostamento delle persone non vendenti ed ipovedenti (vedi foto in basso).

Nelle aree interne dell’aerostazione sono presenti servizi igienici molto spaziosi ed attrezzati per persone con mobilità ridotta. Il wc è dotato di maniglioni di sostegno, fisso a parete su un lato e reclinabile sull’altro lato. Il lavabo con rubinetto a leva, presenta uno spazio sufficiente per l’accostamento con la carrozzina.

Aeroporti più vicini: “Galileo Galilei” di Pisa (consulta l’orario dei voli ) e “Amerigo Vespucci” di Firenze (86 km – www.aeroporto.firenze.it ). Dall’aeroporto raggiungere Pisa centro utilizzando mezzi pubblici (Lam Rossa), TAXI o auto a noleggio.

Gli aeroporti di Firenze, Pisa e Roma sono dotati di mappa tattile e segnali loges per non vedenti e ipovedenti, elevatore o finger e servizio assistenza dedicato per gli ospiti con mobilità ridotta.

Provenendo dalla Autostrada A1: prendere Autostrada A11 Firenze Mare, uscita di Pisa Nord.
Provenendo dal Nord: Autostrada A12 Genova-Rosignano, uscita Pisa Nord.
Provenendo dal Sud: Autostrada A12 Rosignano-Genova, uscita Pisa Centro.
Distanze Km.: Lucca 22 – Viareggio 22 – Livorno 25 – Siena 139 – Firenze 80 – Roma 357 – Milano 286

Per i possessori di contrassegno invalidi è possibile circolare anche nelle ZTL richiedendo l’accesso all’ufficio Varchi elettronici telefonando al numero 0508669113

La stazione ferroviaria di Pisa si trova a pochi metri dal parcheggio sotterraneo dove inizia il nostro percorso, vicino P.zza Vittorio Emanuele II, da cui il centro storico si raggiunge in pochi minuti.

Principali collegamenti
da Firenze: Stazione di S.Maria Novella
da Lucca: Stazione Centrale
da Viareggio: Stazione Centrale
da Livorno: Stazione Centrale e Porto turistico
consulta l’orario dei treni

Accessibilità Stazione Centrale Pisa:
La stazione di Pisa Centrale risulta accessibile alle persone con disabilità motoria e visiva con ingresso in piano e pavimentazione liscia all’interno. Nella sala centrale la biglietteria dispone di 5 sportelli (vedi foto) e biglietteria automatica con diverse opzioni di pagamento (vedi foto), con tastiera posta a 135 cm da terra.

E’ previsto un servizio di assistenza per disabili, con carrello elevatore, prenotabile direttamente in ufficio oppure contattando la Sala Blu di RFI dal telefono fisso: numero verde 800906060, oppure da telefono fisso e mobile: 199303060 (costo da rete fissa di 6,22 cent. € alla risposta + 2,68 cent. €/ minuto; da rete mobile varia a seconda dell’operatore).

L’accesso alle carrozze avviene tramite carrello elevatore, manovrato da personale appositamente incaricato da Trenitalia oppure, solo in alcuni treni, tramite elevatore posto all’ingresso della carrozza dedicata.

Lungo il corridoio interno della stazione troviamo sulla sinistra la rampa che conduce al primo binario e sulla destra l’ingresso allo snack bar Mc Donald (vedi foto in basso).

Accessibilità:
Rampa primo binario lunghezza 590 cm, largh. 90 cm e pendenza 6,5 % dotata di corrimano a sx e cordolo a dx. Bar snack accessibile in piano con porta largh. superiore a 90 cm. e serv. Igienici attrezzati per disabili con wc dotato di maniglione reclinabile a sx e doccetta flessibile. Spazio libero per accostamento carrozzina solo frontale

Poco più avanti, oltre la seconda rampa che conduce al primo binario, troviamo sulla destra i bagni pubblici, mentre sulla sinistra è posto l’ascensore che conduce al piano – 1, dove troviamo gli ascensori che conducono a tutti gli altri binari, e L’ultimo ascensore, lungo il corridoio, porta al breve percorso che conduce alla fermata della navetta bus “Pisa Mover” per l’aeroporto di Pisa, attivo dalle 6 alle 24, nell’attesa che sia completato il “People mover”, l’ impianto a fune che metterà in collegamento l’aeroporto con la stazione centrale.

Accessibilità:
I bagni pubblici dispongono di N° 2 servizi igienici per disabili (uno funzionante alla visita). tariffa 1 euro, porta ingresso 82 cm, con wc dotato di maniglione fisso a sx e reclinabile a dx, spazio laterale di 25 cm e a dx e frontale superiore a 90 cm. (vedi foto)

La porta della cabina dell’ascensore ha una luce netta 89 cm , largh. 138 cm e prof. 150 cm; pulsante esterno di chiamata altezza 120 cm, in braille e rilievo, e tasto più alto della tastiera interna h= 118 cm in rilievo. Il corridoio lungo il quale si trovano gli altri ascensori che conducono ai vari binari dispone di segnali tattili in sistema loges per favorire l’orientamento ai non vedenti.

La stazione degli autobus si trova in Via Cesare Battisti a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Pisa.
Principali collegamenti
-da Firenze: Piazzale Adua (di fronte alla Stazione di S. Maria Novella)
oppure dall’Aeroporto di Firenze Peretola – autolinee Terravision;
-da Lucca: autolinee F.lli Lazzi;
-da Viareggio: Piazza Mazzini – autolinee F.lli Lazzi (vedi Vaibus)
-da Livorno: Piazza della Repubblica – autolinee CTT Nord
Il servizio di trasporto, per tutto il bacino della provincia di Pisa, è effettuato dal gruppo CTT Nord e comprende anche le province di Livorno, Lucca, Massa e Carrara.

Info Accessibilità:
Il Gruppo CTT Nord dispone di autobus pubblici in gran parte dotati di spazio riservato per sedie a rotelle/carrozzelle e di pedana di salita/discesa elettrica o manuale.
Anche in occasione dei prossimi rinnovi è previsto l’acquisto di mezzi adeguati per il viaggio di passeggeri con ridotta capacità motoria con pedana o sollevatore per disabili, cartelli indicatori e avviso di prossima fermata.
Tuttavia ai viaggiatori in carrozzina che intendono fruire delle corse degli autobus si raccomanda, di contattare preventivamente la CTT Nord (info.pisa@cttnord.it) per accertarsi che l’autobus da prendere sia dotato di pedana per il trasporto delle persone in carrozzina e che le fermate-bus di interesse siano accessibili ed adeguate
Per informazioni su percorsi,  orari, tariffe, etc.: www.pisa.cttnord.it; Call Center 199 120150 (con operatore dalle ore 7,30 alle ore 20,00 di ogni giorno, compresi festivi), Biglietteria di Pisa – Via Battisti 53): tel. 050.5205100 (orario feriale e festivo 7.20 – 19:40); URP: tel. 050 5205133/050 5205131.

NUMERI TELEFONICI UTILI:
Emergenza Sanitaria Guardia Medica 118
Farmacia 24 H 050560258
Guardia medica 050959866
Ospedale 050992111
Taxi 050541600

FARMACIE in CENTRO STORICO:
-Farmacia Petri  – Corso Italia, 1 – Tel: 050 23780, accessibile da Via San Martino
-Farmacia Del Carmine  – Corso Italia, 54 – Tel: 050 3820255, accessibile tramite rampa
-Farmacia Guglielmino – Corso Italia, 168 – Tel 05024345, accessibile tramite rampa.
-Farmacia Nuova Snc – Lungarno Mediceo, 51 – Tel.: 050 544002, accessibile tramite gradino
-Farmacia Bottari del Dott. Antonio Bottari E C. SNC – Borgo Stretto, 31 – Tel.: 050 543622, accessibile tramite gradino
-Farmacia Salvioni – Via Oberdan , 3 – Tel: 050580777, accessibile tramite rampetta di raccordo.
-Farmacia Vignoli – Via Roma, 20 – Tel 050500273, accessibile tramite rampa
-Farmacia Baldacci Giovanni Nico – Viale Bonaini 127 – Tel 05029175
-Farmacia S. Marco – Via Cattaneo, 20 – Tel 05024331, accessibile tramite gradino
-Farmacia Fedeli Antonio – Via Crispi, 33 – Tel 05023110, accessibile tramite rampa

FARMACIE fuori CENTRO STORICO:
-Farmacia Gazzini Giulio e Maria Teresa & C. – Via Luigi Bianchi, 55 – Tel 050555988, accessibile tramite scalino di 3 cm e porta scorrevole
-Farmacia Comunale N°3 Don Bosco, Via Battelli, 17 – Tel 050542902, accessibile in piano con porta scorrevole
-Farmacia Comunale N°5 – Via Niccolini, 6/a – Tel 050560258, accessibile in piano
-Farmacia Comunale N°1 – Piazza Giusti, 11 – Tel 05024311, accessibile tramite rampetta di raccordo

INFORMAZIONI TURISTICHE
Verifica accessibilità nei principali luoghi di interesse: http://accessibilita.comune.pisa.it/
Per informazioni rivolgersi a:

-Uffici di Informazione e Assistenza Turistica a Pisa
Piazza Vittorio Emanuele II, 16 (Palazzo dell’Amm.ne Provinciale) – telefono: 050 42291
e-mail: stazione@pisa.turismo.toscana.it
orario: dal lunedì al sabato: 9 – 19; Domenica: 9:30 – 15:30

-Aeroporto Internazionale G. Galilei – telefono: 050 503700
e-mail: aeroporto@pisa.turismo.toscana.it
orario: giornaliera: 10:30 – 16:30 e 18:00 – 22:00

-Piazza del Duomo, 7 (di fronte alla Cattedrale) – telefono : 050 550100
e mail: duomo@walkinginthecity.it
orario: aperto tutti i giorni dalle ore 09:30 alle ore 17:30

DA PIAZZA VITTORIO EMANUELE A VIA ZANDONAI
Distanza 70 metri

Uscendo da Piazza Vittorio Emanuele II in direzione Nord, verso Via D’Azeglio raggiungiamo sulla sinistra Via Zandonai dove si trova il murales di Keith Haring.

MURALE DI KEITH HARING
Descrizione: In continuità alla piazza V. Emanuele, sul lato occidentale, attraverso via R. Zandonai, celebre per il murale “Tuttomondo” dell’artista Keith Haring sul fianco della chiesa di Sant’Antonio, si apre la piazzetta omonima.
Il murale Tuttomondo è stato realizzato nel 1989 sulla parete posteriore del convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di S. Antonio, dove Keith Haring lascia a Pisa l’ultima traccia della sua arte; l’opera pittoresca intende trasmettere un messaggio di pace universale e sintetizzare la sua esperienza con la partecipazione della cittadinanza. Di recente l’opera è stata restaurata

Accessibilità:
da Piazza Vittorio Emanuele II, si accede, in piano, in Via Zandonai, con pavimentazione liscia, e a pochi metri si trova il murale. All’ingresso della via e lungo il percorso sono presenti segnali tattili Loges per favorire l’orientamento dei non vedenti.
Di fronte al murale il locale Keith art shop cafè accessibile in piano, con veranda esterna.

DA PIAZZA VITTORIO EMANUELE A PIAZZA XX SETTEMBRE
Distanza 650 metri

Per raggiungere Piazza XX settembre dove ha sede il Comune di Pisa, da Piazza Vittorio Emanuele si attraversa Corso Italia

CORSO ITALIA

Descrizione:
Questa via rappresenta la strada più animata della città, il cui percorso lineare conduce da Piazza Vittorio Emanuele fine ai Lungarni. Lungo Corso Italia troviamo negozi, Chiese e palazzi di interesse storico e architettonico. Sono da visitare lungo il corso, la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di Santa Maria del Carmine (vedi foto in basso).

Accessibilità:
il corso dispone di pavimentazione differenziata, con corsia preferenziale per orientamento non vedenti, ed è principalmente in piano su pavimentazione liscia di lastroni di pietra regolari, recentemente posati sulla vecchia via; molti negozi, banche e farmacie risultano accessibili. Sono presenti segnali tattili Loges per favorire l’orientamento ai non vedenti. I cestini scelti per la raccolta differenziata dei rifiuti hanno la distinzione della raccolta indicata in rilievo per facilitare gli ipo/non vedenti.

Percorrendo Corso Italia, quasi alla fine del corso, si giunge in Via di Banchi, dove troviamo le Logge di Banchi, il Palazzo del Comune e la torre dell’orologio

LOGGE DI BANCHI
Descrizione:
Costruite tra il 1603 e il 1605 per volontà del Granduca di Toscana Ferdinando I dei Medici, le Logge di Banchi furono la sede del mercato della lana e della seta, dei banchi di cambio ed infine anche del mercato delle granaglie. Il cartiglio sotto lo stemma granducale posto sul lato di corso Italia e i risultati dei recenti scavi archeologici condotti nel vicolo che fiancheggia le Logge, confermano che il loggiato fu costruito distruggendo parte del quartiere medievale, residenza di alcune delle famiglie benestanti della Pisa del tempo, caratterizzato da case-torri affiancate le une alle altre e separate da stretti vicoli.
Dell’impianto seicentesco delle Logge rimane oggi solo il primo ordine di arcate con 12 possenti pilastri in bugnato, rivestiti di marmo con zoccolatura e soprastante bassorilievo a cartiglio. Il primo piano, fu completamente ristrutturato nel 1865, assumendo l’odierna forma cuspidata a timpano, quando venne trasformato da sede dell’Ufficio Fiumi e Fossi ad Archivio di Stato. Nel 1925, una convenzione tra il Comune di Pisa e l’imprenditore bolognese Cobianchi, permise la realizzazione di un albergo diurno ricavato scavando una serie di locali seminterrati. Nell’occasione venne eccezionalmente recuperato un importante ripostiglio di monete auree del XIII secolo, oggi conservato al Museo di S. Matteo.
L’albergo, in stile liberty, ospitava w.c., docce, stanze da bagno con vasca, un barbiere, servizi di manicure e pedicure, una lavanderia. Dopo un lungo periodo di abbandono, la struttura è stata restaurata nel 2000 e oggi è nuovamente fruibile come servizio pubblico.

Accessibilità:
Per accedere alle logge dal lato Nord (Piazza XX Settembre) si deve superare una rampa metallica lunga 250 cm con pendenza 12 %, altrimenti dal lato Ovest la pavimentazione è in piano su lastroni di pietra regolari, recentemente restaurati. Sotto le logge la pavimentazione è in marmo, piana e liscia. I bagni pubblici non sono accessibili perché raggiungibili solo tramite rampa con diversi scalini (vedi foto).

Attraversata Via di Banchi si raggiunge Piazza XX Settembre, dove ha sede, sulla destra, il Palazzo Pretorio con la torre dell’orologio, mentre, sulla sinistra, si trova il Palazzo Gambacorti.

PALAZZO PRETORIO

Di origine medievale, già sede del Governatore, il Palazzo Pretorio fu oggetto di un crescente interesse verso la fine del Settecento, quando fu deciso di costruire anche la torre civica.

Dovendo ospitare anche le carceri, l’Auditore di Governo, la Cancelleria Civile e Criminale, nonché l’Accademia di Belle Arti.
Il progetto fu elaborato dal Gherardesca, con la realizzazione di un prospetto di gusto classicheggiante, aperto, verso il centro, mediante un porticato con arcate a tutto sesto. I lavori iniziarono nel 1826 e si conclusero nel 1829.
Tuttavia l’intera struttura fu gravemente danneggiata durante i bombardamenti della II guerra mondiale: la parte di ponente, assieme alla torre civica, fu sostanzialmente rasa al suolo.
La ricostruzione, in calcestruzzo armato, apportò sostanziali modifiche all’assetto del prospetto principale, con il portico esteso su tutta la facciata, mentre la torre dell’orologio fu innalzata con sensibili differenze rispetto al disegno originario.
E’ sede della Biblioteca Comunale.

PALAZZO GAMBACORTI

Descrizione:
È uno dei più famosi palazzi sul Lungarno Pisano. La costruzione dell’attuale sede comunale è iniziata nella metà dell’XI secolo con la realizzazione di una casatorre, che è stata successivamente inglobata dal palazzo attuale. Fra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo viene realizzata la “loggia” per mercanti, affittata nel Quattrocento a Catalani e Fiorentini. Negli anni ‘80 del Trecento la famiglia nobile pisana Gambacorti realizzò un palaxio novo affacciato sull’Arno, unendolo alle strutture sopracitate per dare vita ad un complesso di prestigio e di grande qualità tecnico-architettonica. Tale abitazione rappresenta un unicum nell’architettura pisana per la pianta quadrangolare, e dall’uso di materiali diversificati, spesso pregiati o estranei all’uso pisano.
La facciata trecentesca è in stile gotico, con doppio ordine di bifore e sul portone stemmi che riguardano famiglie fiorentine. Sul retro esiste anche una facciata seicentesca, con alti finestroni con timpani semicircolari e un bel portale con un grande stemma mediceo.
Durante il quattrocento il palazzo divenne sede di una magistratura pubblica, i Consoli del Mare, della Dogana e successivamente dei Priori cittadini. Nel 1533 passò alla famiglia Del Tignoso, Nel Settecento i Lorena lo ripresero e vi posero le Magistrature. Nell’Ottocento ospitò l’Archivio di Stato, la Caserma del Corpo dei Pompieri e della Guardia Comunale. Oggi è sede dell’Amministrazione comunale.

Accessibilità:
da P.za XX Settembre, per raggiungere il portone di ingresso, che guarda su lungarno Gambacorti, svoltiamo sulla sinistra, in L.no Gambacorti, salendo sul marciapiedi con scalino, tramite il passaggio pedonale, posto a lato e raccordato con esso (vedi foto in basso).
Per accedere alle sale interne ascensore e servoscala fruibili dalle persone in carrozzina.

All’interno si trovano affreschi celebranti le vittorie marittime di Pisa, mentre il cortile interno presenta alcune colonne antiche ed è decorato con stemmi e iscrizioni. Troviamo anche sale elegantemente affrescate e decorate.

DA PIAZZA XX SETTEMBRE A PIAZZA GARIBALDI
Distanza 100 metri

Da Piazza XX Settembre raggiungiamo Piazza Garibaldi attraversando il Ponte di Mezzo

Accessibilità:
L’attraversamento pedonale risulta difficoltoso per una persona con difficoltà motoria in quanto la pavimentazione di Sanpietrini è sconnessa, presente al semaforo l’indicatore acustico per non vedenti.

PONTE DI MEZZO

Descrizione:
Il ponte, lungo 89 metri, ha una struttura con un’unica campata alta 12,5 metri, realizzata in cemento armato e rivestita in pietra bianca di Verona, ricostruito dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale.
Forse il più antico ponte di Pisa, è teatro del GIOCO DEL PONTE, vivace torneo popolare, d’origine quattrocentesca, che si disputa in Giugno tra gli abitanti delle due parti della città divise dal fiume, sul quale si svolge nello stesso periodo una regata storica.

Accessibilità:
Anche Il ponte ha la pavimentazione di Sanpietrini, mentre il marciapiede, accessibile, è lastricato liscio, con pendenza media del 6 % su entrambi i versanti. Alla fine del ponte è preferibile attraversare sulle strisce pedonali, lato Lungarno Mediceo, anziché sul lato destro, lato Lungarno Pacinotti, in quanto pur essendo entrambe in sanpietrini, quest’ultime risultano più sconnesse ed irregolari. Il semaforo dispone di indicatore acustico per non vedenti.

PIAZZA GARIBALDI

Descrizione:
la piazza si affaccia sul fiume Arno ed è delimitata su tre lati da edifici storici, che hanno caratterizzato la vita culturale e sociale della città fino dalla tarda età moderna. Sullo sfondo, a fare da quinta all’angolo con Borgo Stretto, si erge infatti l’edificio che a partire dalla metà del Settecento ospitò il Casino dei Nobili, mentre sui due lati si trovano i caseggiati che un tempo furono tra i più antichi alberghi di Pisa. Ad ovest era situata, infatti, la Locanda delle Tre Donzelle, che nel XIX secolo, in seguito ad ampliamenti e trasformazioni, diventò il Grand Hotel de l’Arno, dove trovò una delle proprie sedi anche il laboratorio d’arte e fotografia di Van Lint. Sul lato opposto, nel medesimo secolo, trovò sede l’Hotel Europa, confermando la piazza come il luogo più centrale ed esposto in modo migliore (ampio e aperto verso mezzogiorno) della città. Leggermente decentrata nella parte occidentale della piazza si trova la statua bronzea di Giuseppe Garibaldi, eseguita nel 1892 da Ettore Ferrari
Accessibilità: Tutta la Piazza ha una pavimentazione liscia con lastroni di pietra abbastanza regolari.

PRIMA DEVIAZIONE: DA PIAZZA XX SETTEMBRE AL PALAZZO BLU
Distanza 130 metri

Da Piazza XX Settembre proseguendo nel senso di marcia dI lungarno Gambacorti, dopo aver percorso un tratto di circa 90 metri, su marciapiedi, svoltiamo a sinistra in via Toselli, con pavimentazione in lastre di pietra leggermente irregolari, e poco dopo a destra, per altri 30 metri, fino a raggiungere il Palazzo Blu.

PALAZZO BLU

Indirizzo: Lungarno Gambacorti 9, 56125 – Pisa – per info sulle mostre, le iniziative e gli orari Tel.+390502204650 Mail: info@palazzoblu.it – Fondazione Palazzo Blu Tel. +390502204611- Mail: segreteria@palazzoblu.it Auditorium: Tel.+39 050 2204611 – e-mail segreteria@palazzoblu.it – Visite guidate: Tel. +390502204650-e-mail: info@kinzicacoop.it

Descrizione:
L’antico palazzo nobiliare era posto in posizione strategica, all’imboccatura del ponte che già nel X secolo attraversava il fiume, a breve distanza dal palazzo dell’importante famiglia dei Gambacorta, oggi sede del Consiglio Comunale. I primi insediamenti sul sito del palazzo risalgono al secolo XI, al periodo della massima potenza della Repubblica marinara di Pisa; ad un’epoca di poco successiva (XII secolo) appartiene l’elemento di casatorre in pietra, mentre la sottostante strada, ancora oggi visibile nel corridoio a piano terra che conduce all’ingresso delle mostre temporanee assieme alle antiche strutture edilizie, è databile ad un periodo tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo.
Nel Medioevo l’edificio appartenne ai Sismondi, ai Buonconte e a Giovanni dell’Agnello, primo e unico “Doge” di Pisa, che vi costruì la sua dimora alla metà del Trecento. Successivamente il complesso passò ai Sancasciano e ai Del Testa, ai quali si deve la struttura tardo-cinquecentesca che il palazzo conservò fino al XVIII secolo, quando fu oggetto di ulteriori modifiche, che interessarono soprattutto l’interno. Il Palazzo appartenne quindi di nuovo a un ramo dei Del Testa, poi ai Bracci Cambini e agli Archinto. L’ultimo importante intervento sul palazzo, risale agli anni dopo l’Unità d’Italia dalla famiglia dei Conti Giuli Rosselmini Gualandi che lo acquistarono nel 1864 dal Comune di Pisa ed acquisito, nel 2001, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, oggi Fondazione Pisa, che lo ha completamente restaurato e reso accessibile al pubblico a partire dal 2008. Attualmente è gestito dalla Fondazione Palazzo Blu.

Dall’androne all’ingresso, dove è situata la biglietteria si accede alla caffetteria, al guardaroba ed ai servizi; da qui si prosegue raggiungendo, per mezzo di un corridoio, la parte sinistra del palazzo, articolata in numerose sale distribuite su due piani, dove si tengono le grandi mostre autunnali e primaverili. Esse hanno per oggetto monografie di grandi artisti internazionali, esposizioni su temi scientifici o ampi approfondimenti sulle vicende storiche e artistiche locali.

Collezioni d’arte al secondo piano
Dimora signorile ottocentesca al primo piano
Il Palazzo dispone, inoltre, di un moderno auditorium, e di una esposizione permanente di opere d’arte, articolata in 3 sezioni (vedi foto):
1.le collezioni d’arte della Fondazione Pisa, poste al secondo piano che ha un taglio museale, con dipinti dal XIV al XVIII secolo;
2.al primo piano troviamo invece la ricostruzione di una dimora signorile ottocentesca, arredata in gran parte dai ‘pezzi’ della collezione Simoneschi dal XVI al XX secolo;
3.al piano seminterrato vi sono le Fondamenta, dove in tre sale sono esposti i reperti archeologici provenienti dagli scavi eseguiti durante i restauri del palazzo e delle aree contigue.

Orario:
Le collezioni della Fondazione Pisa sono fruibili dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e sabato e Domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).
L’ingresso alle collezioni della Fondazione Pisa e alle mostre Dossier è gratuito tranne per le Grandi Mostre dove paga la persona disabile ed è gratuito per l’accompagnatore. Nelle sale sono presenti a disposizione dei visitatori schede (in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) illustrative delle opere esposte. E’ possibile fruire di visite guidate prenotandole (Tel. +390502204650-e-mail: info@kinzicacoop.it). Per altre informazioni scrivere a info@palazzoblu.it
“Le Fondamenta” al piano seminterrato

Accessibilità:
L’ingresso principale risulta accessibile solo tramite 5 scalini; una persona con mobilità ridotta può entrare attraverso l’ingresso secondario, in piano, posto a pochi metri da quello principale, sul lato sinistro, in via Toselli, con personale disponibile per assistenza.
Dall’ingresso secondario si accede ad entrambi le sezioni del Palazzo: la sezione GRANDI MOSTRE, a sinistra, e la sezione “ESPOSIZIONE PERMANENTE”, a destra.

La sezione “ESPOSIZIONE PERMANENTE è raggiungibile dall’ingresso secondario attraverso una prima rampa lunga 650 cm, largh. 124 cm e pendenza 10 % e seconda rampa lunga 92 cm largh. 95 cm e pendenza 7 %. Giunti alla biglietteria (bancone alto 95 cm), possiamo accedere in piano all’ascensore che serve i 3 piani (luce netta porta 72 cm, largh e prof. Cabina 72 X 118 cm, altezza pulsante più alto interno 125 cm). Da qui è possibile raggiungere anche un servizio igienico accessibile con luce netta porta ingresso cm, wc di tipo aperto/chiuso, alto 50 cm, dotato di maniglia a sinistra e spazio laterale destro cm e frontale cm .Lavabo con spazio sottostante cm da terra, rubinetto automatico, e specchio reclinabile.
La sala al piano terra è accessibile tramite scalino di 3 cm, mentre le sale del primo e secondo piano sono accessibili tramite brevi rampette di raccordo con pendenze variabili dal 5 al 18 %. La sala delle Fondamenta è raggiungibile solo tramite le scale.

La sezione GRANDI MOSTRE è disposta su 2 piani; al piano terra si devono superare 2 rampe (lungh. cm largh. Cm e pendenza 12 % e 2° rampa in legno lungh. 200 cm largh 120 cm e pendenza 12 %, per raggiungere il guardaroba self service e un servizio igienico accessibile in piano con luce netta porta d’ingresso cm , wc di tipo aperto/chiuso, alto 50 cm, dotato di maniglia di sostegno sul lato destro e spazio libero laterale a sinistra cm e frontale cm. Lavabo con spazio utile sottostante 65 cm, rubinetto automatico e specchio reclinabile.
Sullo stesso piano troviamo l’ascensore che porta al primo piano (altezza pulsante più alto 103 cm da terra, largh. porta cabina 80 cm, largh. 110 cm e prof. 141 cm). Qui attraverso 2 rampe (1° rampa lungh. 750 cm e pendenza 6 % e 2° rampa lungh. 400 cm e pendenza 8 %) si raggiunge la libreria blu book, con bancone ribassato a 86 cm da terra, dove si trova un altro ascensore che conduce al piano terra della libreria (altezza pulsante più alto 115 cm da terra, largh. porta cabina 69 cm, largh. 110 cm e prof. 125 cm). Dalla libreria, al piano terra, si può uscire direttamente in via Toselli attraverso porta a vetri con scalino di 5 cm (vedi foto in basso).

La libreria Blu Book, con spazio espositivo di 150 mq, è accessibile anche da via Toselli ed è disposta su due piani, sulla parte sinistra. Libreria tradizionale (soprattutto a pian terreno), offre al primo piano il Book Shop delle mostre permanenti, libri di cultura e arte locale.

Accessibilità:
la libreria Blu Book è accessibile dal guardaroba anche direttamente da via Toselli (vedi foto), attraverso uno scalino di 5 cm. Il primo piano è servito da ascensore con luce netta porta cabina 70 cm, largh e profond. Cabina 110 X 124 cm e altezza pulsante più alto interno 112 cm da terra.

Il Blu Cafè Ristorante si trova adiacente al Palazzo Blu con il Bar al piano terra, con corte esterna dove sono disposti alcuni tavoli ed il ristorante, al primo piano, adiacente alla libreria Blu Book shop.

Accessibilità:
Il bar del Blu Cafè Ristorante è raggiungibile in piano dall’ingresso secondario oppure dalla corte esterna, sul retro, in via dei Facchini, dove, di fronte, vi sono 2 posti auto riservati. Il banco del bar è alto 119 cm ed il ristorante è raggiungibile tramite ascensore; entrambi dispongono di tavoli con supporto a piede centrale e spazio sottostante superiore a 70 cm.

Seconda deviazione: DAL PALAZZO BLU ALLA CHIESA DELLA SPINA
Distanza 260 metri

Proseguendo lungo Lungarno Gambacorti, per circa 260 metri, giunti in prossimità del Ponte Solferino, raggiungiamo la Chiesa della Spina. L’ampio marciapiede posto sul lato destro ha una pavimentazione in lastroni di pietra irregolari e a tratti leggermente sconnessi.

CHIESA DELLA SPINA

Descrizione:
La chiesa, fondata nel 1230, fu edificata dalla famiglia pisana dei Gualandi, citata anche da Dante nel Canto XXXIII dell’Inferno; era denominata S. Maria del Ponte novo e sorgeva come oratorio votivo ai piedi del ponte che collegava via S. Antonio a via S. Maria. In seguito alla donazione all’oratorio della reliquia della Spina della Corona di Cristo, nel 1333, esso assunse la denominazione attuale. La spina fu poi spostata nel XIX secolo nella chiesa di Santa Chiara, nei pressi della piazza del Duomo.
La chiesa della Spina è uno straordinario esempio di gotico pisano, a pianta rettangolare e interamente rivestita di marmi policromi. La facciata si sviluppa in alto in tre guglie ed è spartita al centro da un pilastro, che regge, all’interno di un’edicola, una Madonna col Bambino tra due angeli. In alto, ai vertici dei tre frontoni, si trovano statue dell’Annunciazione e del Redentore (bottega di Andrea Pisano).
A causa dei danni dovuti ai cedimenti del terreno, la chiesa subì numerosi rifacimenti, finché alla metà dell’Ottocento se ne decise lo smontaggio e la ricostruzione in posizione rialzata rispetto al greto del fiume dove si trovava. Ciò comportò la distruzione della sagrestia e la perdita di alcune sculture. Testi a cura della Società storica Pisana – (C. Balbarini)
L’interno è composto da un unico vano con soffitto ligneo, decorato al momento dello spostamento della chiesa. Al centro del presbiterio, sull’altare maggiore, sono collocati tre capolavori della scultura gotica europea, la Madonna della Rosa e, su due mensole laterali, le figure di San Pietro e san Giovanni Battista, attribuite ad Andrea e Nino Pisano. Sulla parete nord si trova il tabernacolo di Stagio Stagi (1534) in cui era custodita la reliquia della Corona di Spine.
Apertura al pubblico: Da maggio 2016 la chiesa, interamente restaurata, è aperta al pubblico, con questi orari: dal lunedì alla domenica, ore 10-12 e 16-18, ingresso libero

Accessibilità:
La chiesa della Spina è accessibile solo tramite 3 scalini, oltrepassare il marciapiedi una persona in carrozzina.

DEVIAZIONE DA PIAZZA GARIBALDI AL MUSEO DI S.MATTEO
Distanza 450 metri

Da Piazza Garibaldi, ci immettiamo in Lungarno Mediceo, percorrendo l’ampio marciapiede, lungo le spallette del fiume Arno, per circa 450 metri, fino a raggiungere sulla sinistra il Museo di S. Matteo.

Accessibilità:
Il percorso, su marciapiedi, è in piano, su pavimentazione a lastroni di pietra, in alcuni tratti irregolari. All’altezza del Museo è presente un attraversamento pedonale provvisto di rampetta di raccordo con il manto stradale. A 100 metri prima del museo, in Piazza Mazzini, sono disponibili due parcheggi riservati ai portatori di contrassegno.

MUSEO DI S.MATTEO

Indirizzo: Piazza San Matteo in Soarta, 1 (Lungarno Mediceo), 56127 Pisa; Telefono: 050 541865
Orario: giorni feriali 8,30-19,00; festivi 8,30-13.30; chiuso il lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre.
Prezzo: 5 €; ridotto 2,50 € (giovani dai 18 anni ai 25 e docenti di Scuole Statali); gratuito per studenti e docenti delle Facoltà di Lettere e Architettura, minori di 18 anni e maggiori di 65 (purché provenienti da paesi dell’Unione Europea o da paesi con i quali l’Italia ha stipulato trattati di reciprocità).
Biglietto cumulativo con il Museo di Palazzo Reale (consente la visita sia al Museo Nazionale di San Matteo che al Museo Nazionale di Palazzo Reale ed è valido 3 giorni) intero 8 €, ridotto 4 €.

Descrizione:
Il museo è ubicato nei locali dell’antico monastero benedettino femminile di S. Matteo in Soarta (XI secolo), annesso alla Chiesa omonima, che ingloba edifici precedentemente separati che circondano un chiostro, a colonne e capitelli tuscanici in arenaria, ove sono esposti reperti archeologici.
La struttura si affaccia sull’Arno con un’elegante prospetto in stile romanico pisano. E’ uno dei musei più importanti d’Europa in tema di pittura su tavola (dal secolo XI al XV) e ceramica islamica (X-XII secolo), con una serie completa di opere dei principali maestri pisani e più in generale toscani dal XII al XVII secolo, oltre a reperti archeologici e ceramici. Straordinaria in particolare è la collezione di opere pittoriche del territorio pisano del XII e XIII secolo.

Il retro della chiesa di San Matteo è dedicato alla raccolta di alcune delle sculture degli artisti pisani, mentre il primo piano, che si sviluppa lungo due corridoi paralleli, è riservato all’esposizione delle ceramiche islamiche, delle pitture dal XII al XV secolo, delle sculture di legno e delle opere dei “Pisano”.
Tra i reperti custoditi al piano terra sono presenti i resti, provenienti dalla chiesa di San Francesco, della tomba dei Conti della Gherardesca (con “Madonna con bambino tra Santi” di Lupo di Francesco, 1326), il gigantesco Cristo Pantocratico (1204) e le “Madonna con Bambino” di Giovanni Pisano e Giovanni di Balduccio che ornavano “gli esterni” di Santa Maria della Spina.
Salendo al primo piano, si accede alle sale dedicate alle pitture.

Tra le opere del XIV secolo le più note sono “La Madonna, angeli e musicanti” del Veneziano, il luminoso polittico a sei scomparti (posto più avanti) Polittico di Santa Caterina d’Alessandria di Simone Martini (il più grande realizzato dall’artista senese – vedi foto) e il “Crocefisso della Dogana” di Turino Vanni che conserva la più antica veduta della Torre e del Duomo di Pisa.
Ricca è anche la collezione del XV secolo: accanto ai dipinti di Taddeo di Bartolo, Lippo Memmi, Barnaba di Modena sono disposti, “la Madonna con bambino in trono tra i santi Caterina d’Alessandria, Stefano, Lorenzo e Dorotea” del Ghirlandaio, il San Paolo di Masaccio, La Madonna con bambino e “il (Cristo) Redentore” di Beato Angelico.
Proprio nella prima sala è esposta la grandiosa pala d’altare raffigurante “Madonna in trono con angeli e santi” di Niccolò Pisano recentemente restaurata. Nella sala riservata alle opere dei “Pisano” spicca al centro La Madonna del Latte di Andrea e Nino Pisano realizzata in marmo dorato e policromato, mentre ai lati della stanza sono collocate la statua lignea “Madonna dei Vetturini” di Nino Pisano e “La Madonna col bambino” di Andrea Pisano. In una delle stanze attigue si trova il “Reliquario di San Rossore”, busto bronzeo realizzato da Donatello. L’ultima stanza del corridoio di sinistra è una delle più spettacolari del Museo di san Matteo, con varie croci dipinte fra cui La Croce di Fucecchio di Berlinghiero Berlinghieri.

Accessibilità:
Ingresso accessibile tramite 2 scalini di 4,5 cm e porta a due ante a vetri con maniglie a pomelli e luce netta superiore a 80 cm. Il museo è distribuito su due piani di cui il secondo è servito da ascensore con luce netta porta cabina di 85 cm e largh-profondità di 140 X 171 cm e pulsante più alto posto a 110 cm da terra. Al piano terra, per raggiungere le sale espositive, sulla sinistra, si deve superare una rampa lunga 145 cm, larga 90 cm e pendenza del 19 %, mentre la sala delle colonne è accessibile tramite rampa lunga 180 cm, largh. superiore a 90 cm e pendenza 12 %. Da qui si raggiunge il chiostro attraverso rampa lunga 90 cm, larga 80 cm e pendenza 15 %. Dal chiostro si possono visitare la Sala, dietro la chiesa (rampa lunga 70 cm, largh. > 90 cm e pend. 20 %, pavimentazione irregolare), e la Sala Tongiorgi (rampa lunga 96 cm, largh. > 90 cm e pend. 15 %).
Il museo dispone di un SERVIZIO IGIENICO, al piano terra, raggiungibile dal Chiostro attraverso due rampe con pendenza del 14 e 21 %, oppure dalla Sala Colonne tramite due rampe con pendenza del 14 %. Il wc, con dente frontale, dotato di maniglia di sostegno ad entrambi i lati e doccetta flessibile, è alto 50 cm con spazio libero sul lato sinistro e frontale superiore a 80 cm. Lavabo regolabile con specchio reclinabile.

(Fine deviazione di percorso)

DA PIAZZA GARIBALDI A PIAZZA DEI CAVALIERI
Distanza 450 m

Attraversata Piazza Garibaldi si prosegue in Borgo Stretto, per 250 metri, fino a giungere al bivio con via Ulisse Dini; qui svoltiamo a sinistra e continuiamo su questa strada, per altri 200 metri, fino a raggiungere Piazza dei Cavalieri, costellata di Palazzi storici fra cui la rinomata Scuola Normale Superiore e il Palazzo dell’Orologio.

BORGO STRETTO
Descrizione:
Borgo Stretto (o semplicemente Borgo come lo chiamano i Pisani), è una delle più frequentate vie della città, insieme a Corso Italia, ove si affacciano negozi, bar e locali vari.
La strada è stretta ed arricchita su entrambi i lati da edifici del XIV e XV secolo e portici su colonne con capitelli. All’ingresso dei loggiati sul lato destro, nella parte superiore, c’è un tabernacolo in legno con all’interno una copia (l’originale è conservato nel museo san Matteo) della Madonna dei vetturini di Nino Pisano (vedi foto). Al termine dei portici la strada diventa via Oberdan o Borgo Largo dove si affacciano edifici di origine medievale (al numero 41 il Palazzo Scorzi Tober del XIV secolo conserva un pregevole portico con quadrifore gotiche).

Accessibilità:
La via si trova in una zona pedonale, con pavimentazione liscia a lastroni di pietra regolari. Gli esercizi commerciali si trovano lungo i loggiati, su un piano rialzato mediamente di circa 15 cm rispetto al manto stradale, dotato di rampette di raccordo. Da Piazza Garibaldi l’accesso al loggiato è in piano dal lato destro, mentre per accedere al lato sinistro è presente uno scalino di 15 cm; per aggirare l’ostacolo bisogna imboccare Via Notari, il vicolo a sinistra, e rientrare sotto i loggiati sulla destra.

Quasi all’inizio, sulla destra, troviamo la chiesa di S. Michele in Borgo

CHIESA DI SAN MICHELE IN BORGO

Indirizzo: Borgo Stretto 8 – 12 Telefono: 050.541849

Accessibilità:
La chiesa non è accessibile; sono infatti presenti tre scalini, due per raggiungere il sagrato della chiesa e uno sulla sowglia d’ingresso, privi di scivoli o rampette di raccordo. I parcheggi riservati più vicini si trovano a più di 100 m sui lungarni, in prossimità di Piazza Garibaldi. Non ci sono rampe di raccordo, ne segnali tattili Loges.

Descrizione:
La chiesa di San Michele in Borgo e l’annesso monastero benedettino sorsero nel 1016, quando la cappella che qui sorgeva fu trasformata e dedicata all’arcangelo Michele per opera del monaco benedettino Bono. L’attuale edificio è il risultato di una lunga serie di rimaneggiamenti, iniziati nel XIII secolo e proseguiti con la trasformazione del campanile medievale, avvenuta nel 1676, il riadattamento tardo-barocco di metà XVIII secolo e la ristrutturazione successiva al terremoto del 1846, fino alla ricostruzione post-bellica terminata nel 1963.

ESTERNO: La facciata è romanico-gotica di tipo pisano (sec. XIV) con bei portali e tre ordini di loggette, è caratterizzata nella parte inferiore da tre portali: il centrale è sormontato da un’edicola gotica, che incornicia la Madonna col Bambino, angeli e l’abate offerente di Lupo di Francesco (originali al Museo di S. Matteo), e da una parte superiore con tre ordini di loggette. Le scritte leggibili nella parte inferiore della facciata sono riferite ad un’elezione del Rettore dell’Università risalente ai primi anni del XVII secolo.

INTERNO: Le tre navate interne sono sorrette da colonne con capitelli romanici, mentre l’altare maggiore è costruito sopra la cripta (inaccessibile) del XI-XII secolo. Qui si può osservare un Crocifisso trecentesco attribuito a Nino Pisano; per il resto vi si conservano affreschi e dipinti databili tra il XIII ed il XVIII secolo.
Due diversi scavi archeologici, uno antistante ed uno retrostante la chiesa, hanno rispettivamente portato alla luce una strada in mattoni di XIII secolo e le strutture del monastero tardo duecentesco, un pozzo di età moderna e dieci silos cinque-seicenteschi, utilizzati per conservare il grano.

DA BORGO STRETTO A PIAZZA DEI CAVALIERI
Distanza 180 m

Percorso Borgo Stretto per circa 180 m si svolta a sinistra, in piano, proseguendo per Via Ulisse Dini, su superficie con lastroni di pietra autobloccanti in alcuni punti sconnessi (fare attenzione con le carrozzine manuali), fino a raggiungere dopo circa 220 metri Piazza dei Cavalieri.

PIAZZA DEI CAVALIERI

Accessibilità:
La piazza è stata recentemente ristrutturata. La pavimentazione è in piano con lastroni di pietra abbastanza regolari e facilmente percorribili anche dalle persone in carrozzina.

Descrizione:
La Piazza dei Cavalieri fu l’antico centro della città repubblicana, poi nel ‘5oo vi sorse la sede dell’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano, protagonista delle lotte contro i Saraceni. I nobili edifici cinquecenteschi che la cingono, componen­do un armonioso insieme architettonico, sono dovuti in gran parte al Vasari (2a metà del sec. XVI).

SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA

Descrizione:
In Piazza dei Cavalieri domina il Palazzo dei Cavalieri o della Carovana, adat­tamento dell’antico palazzo degli Anziani, oggi sede della rinomata Scuola Normale Su­periore, del 1562, con imponente facciata curvilinea, tutta ornata di graffiti, pre­ceduta da una scala a doppia rampa; di fronte si trova la statua di Cosimo I e la fontana di P. Francavilla (1596).

La Scuola normale superiore è una scuola superiore universitaria, la migliore università d’Italia e tra le 50 migliori università d’Europa, frequentata da circa 600 allievi. Nacque ufficialmente, per decreto napoleonico, il 18 ottobre 1810, come succursale dell’École normale supérieure di Parigi.
Nel 1846 fu rifondata per volontà del granduca Leopoldo II di Lorena, con la funzione di “semenzaio dei professori e dei maestri delle scuole secondarie del granducato”.L’istituto, ospitato dall’Ordine dei cavalieri di Santo Stefano e inaugurato il 15 novembre 1847, conservava ben poco dell’ordinamento d’epoca napoleonica, presentandosi più come un’appendice assistenziale dell’Università pisana.
Nel 1862 la Scuola assunse carattere nazionale e prese il nome di “Scuola normale del Regno d’Italia”.
Nel 2014 la Scuola normale superiore, fino a quel momento con un’unica sede a Pisa, si fonde, assorbendolo, con l’Istituto italiano di scienze umane di Firenze[5]. A seguito della fusione l’Istituto italiano di scienze umane cessa di esistere e la Scuola Normale Superiore di Pisa cambia il suo nome in Scuola Normale Superiore, in quanto, per la prima volta, svolge le sue attività anche fuori dalla città di Pisa, avendo assorbito la sede fiorentina dell’ex-Istituto italiano di scienze umane.

Accessibilità:
E’ nell’intenzione della Scuola Normale Superiore e del Comune di Pisa organizzare visite guidate nel Palazzo della carovana con le suggestive Sala degli Stemmi e Sala Azzurra. L’ingresso principale è accessibile solo tramite una scala ma sul retro, nel cortile che guarda su via Consoli del Mare è presente un ascensore che permette a chi si muove in carrozzina una visita parziale (lungo alcuni corridoi sono presenti uno o due scalini e all’ingresso Sala degli Stemmi).

CHIESA DEI CAVALIERI DI S. STEFANO

Descrizione:
Sempre nella Piazza dei Cavalieri, a destra del palazzo della Scuola Normale, troviamo la Chiesa di S. Stefano dei Cavalieri, disegnata dal Vasari (1569), con facciata marmorea (1606) e interno ad aula, co­perta da ricco soffitto ligneo; lungo le pareti, bandiere saracene e trofei ricordano le glorie dell’Ordine.
La chiesa possiede un busto di S. Lussorio, di Donatello, at­tualmente in deposito al Museo Nazionale.

Accessibilità:
L’ingresso principale presenta 3 + 3 scalini mentre sul lato destro della Chiesa che guarda in via U. Dini è presente un ingresso secondario raggiungibile attraverso una rampa lunga 10 m, larghezza superiore a 90 cm e pendenza 6 %, dotata di corrimano su entrambi i lati. Luce netta della porta d’ingresso maggiore di 80 cm.

PALAZZO DELL’OROLOGIO

Descrizione:
In fondo alla piazza, il Palazzo dell’Orologio, con originale facciata composta di due corpi riuniti da una grandiosa arcata, anch’esso adattamento del Vasari (1607) di un più antico edificio (quadrifora); si ritiene che sorga in parte sui resti della torre della muda o della fame, tristemente famosa per la fine del conte Ugolino della Gherardesca, podestà della città, dei suoi figli e nipoti, immortalata da uno dei più commossi canti di Dante (Inferno. XXXIII, 1-90).
Lo spazio museale “Torre del conte Ugolino”, all’interno del Palazzo dell’Orologio, che ospita la maggior parte della Biblioteca della Scuola Normale, consente al visitatore di essere introdotto attraverso un percorso storico alla visita dei resti dell’antica famigerata “Torre della fame”, con le pietre a vista, nelle cui segrete si consumò il dramma di Ugolino e dei suoi figli e nipoti. Una serie di pannelli illustrativi e un video descrivono l’Ugolino storico e l’Ugolino dantesco mentre la sala museale espone pregevoli edizioni antiche e illustrate della Commedia e di altre opere nate intorno alla leggenda di Ugolino.
Orario: Le visite sono gratuite e aperte a tutti su prenotazione Max 25 persone (www.sns.it/torreugolino)

Accessibilità:
Soglia d’ingresso con piccolo scalino di 2 cm e porta a 2 ante con luce netta superiore a 80 cm attraverso la quale si accede all’atrio dove è presente un monitor/guida. Per ammirare i resti della Torre si devono salire 3 scalini mentre l’accesso alla sala espositiva è in piano (vedi foto in basso).

DA P.ZA DEI CAVALIERI A VIA S. MARIA, deviazione in via ghini (orto botanico)
Distanza 270 metri

Da Piazza dei Cavalieri proseguire su Via Corsica per 90 m fino a Piazza Buonamici dove sulla sx possiamo vedere la chiesa di San Sisto in Cortevecchia

CHIESA DI SAN SISTO IN CORTEVECCHIA

Descrizione:
La chiesa di S. Sisto fu edificata in Cortevecchia nel 1087, in onore del santo. Il toponimo Cortevecchia invece ricorda la presenza in quell’area del centro politico della città altomedievale, quando vi doveva risiedere il gastaldo (ufficiale regio) longobardo.
La chiesa ha mantenuto fondamentalmente il suo aspetto medievale, anche se ha subito molteplici restauri intorno alla metà del Quattrocento, all’inizio del XVII secolo e ancora negli anni sessanta del Settecento.

La facciata della Chiesa di San Sisto è tripartita, con profilo decorato ad archetti ciechi e bacini ceramici sopratutto di importazione dall’area islamica occidentale; in basso sono tre porte e al centro una bifora di recente inserimento. Il fianco sinistro mantiene invece l’aspetto originale, con muratura in piccole bozze di calcare, alla cui sommità si trova lo stesso sistema decorativo della facciata. L’interno è a tre navate, divise da colonne di granito e marmo cipollino con capitelli anche antichi reimpiegati nella fabbrica medievale. Il campanile, posizionato sul retro della chiesa, ha il basamento in pietra e il fusto in laterizi, decorazione ad archetti ciechi associati a bacini ceramici e copertura a cuspide.

Accessibilità:
Marciapiedi con scalino di 6 cm e soglia con piccolo scalino

Dopo aver visitato la Chiesa di San Sisto si prosegue per via dei Mille, per 130 metri, fino a raggiungere Piazza Cavallotti all’angolo con via Santa Maria. Qui si prosegue dritto, per altri 50 metri, in via Ghini, attraversando via S. Maria, fino a raggiungere, al n. 13, l’ingresso dell’orto botanico.

Accessibilità:
da Via dei mille, raggiungiamo Piazza Cavallotti, recentemente restaurata con vialetti in fondo liscio, perfettamente raccordati, e attraversando Via Santa Maria entriamo in Via Ghini. L’ingresso alla portineria, da Via Ghini, presenta due scalini; i visitatori in carrozzina accedono attraverso il cancello monumentale, a destra, che immette nel giardino attraverso una rampa in lieve pendenza. Il cancello di norma è chiuso; viene aperto a richiesta dal personale di portineria, avvisato tramite un campanello posto all’ingresso.

ORTO BOTANICO DI PISA

Per info: Tel.: 050 221 1310 – Email: ortomuseobot@biologia.unipi.it
Orario di apertura dal 16/9 al 31/5: lun-sab 9–18 e Dom: 9-13 mentre dal 1/6 al 15/9: tutti i giorni
9,00 – 19,00 – accesso fino a un’ora prima della chiusura. Giorni di chiusura:1/1–6/6–1/5– 5/8–25/12.
Ingresso gratuito: dipendenti Università di Pisa, studenti universitari, bambini di età inferiore a 6 anni, anziani di età superiore a 65 anni, diversamente abili e loro accompagnatore
Biglietti singoli Tariffa intera: € 2,50 – Tariffa ridotta: € 1,50 (età compresa tra 6 e 18 anni)
Biglietti per famiglie Tariffa famiglie: € 6,00 (genitori con figli).

Descrizione Orto Botanico:
Realizzato per ordine di Cosimo I de’ Medici e su iniziativa dell’illustre maestro Luca Ghini, il Giardino dei Semplici è il più antico orto botanico del mondo e il primo legato a un ambiente universitario. L’Orto pisano ha occupato diverse zone della città. In origine, durante la prefettura di Luca Ghini, il Giardino era collocato nei pressi degli antichi arsenali (1543-1545), in seguito con il prefetto Andrea Cesalpino questi spazi vennero occupati dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e l’Istituzione si trasferì nei pressi della chiesa di S. Marta, dove la toponomastica ne rammenta la presenza (1563-1595) con la via del Giardino.
Questa sistemazione, defilata rispetto alla Sapienza e annessa a terreni scarsamente soleggiati, non soddisfaceva gli studiosi tanto che Ferdinando I trasferì definitivamente il ‘terzo Orto’ in via S. Maria (1590 ca.) durante gli anni della prefettura di Giuseppe Casabona. Nella prima metà del Settecento la facciata dell’edificio fu ristrutturata e arricchita con una capricciosa fantasia di conchiglie e madrepore.
Luogo di studio e di meditazione, conserva al suo interno vere mirabilia vegetali, viventi o essiccate, utili alla ricerca scientifica. La classificazione delle varietà botaniche e la loro schedatura, sono abbinate alla fedele rappresentazione dei vegetali, disegnati o incisi “dal vivo”. All’interno dell’Orto si trova il Museo botanico. Tutt’oggi l’Orto pisano prosegue la sua attività scientifica arricchendo e curando collezioni di piante a scopo didattico, scientifico e divulgativo. (Testi a cura della Società storica Pisana – (M. Zampetti).

Accessibilità interna:
I viali sono pavimentati a ghiaia e ciò rende disagevole il transito di carrozzine; per tale motivo, grazie alla collaborazione e contributo dell’USID (servizio disabilità Università di Pisa), il museo mette a disposizione, gratuitamente, uno scooter elettrico per i visitatori con disabilità motoria. Il veicolo permette di percorrere comodamente tutti i viali principali. Si consiglia di verificarne la disponibilità prima della visita (per informazioni: 050 2211 310 – portineria dell’Orto botanico – http://www.sma.unipi.it/it/orto-e-museo-botanico.html/).

DA VIA SANTA MARIA (angolo via dei mille) a piazza dei miracoli
Distanza 300 metri

Visitato l’orto botanico si riprende per via Santa Maria fino a raggiungere Piazza dei Miracoli

VIA SANTA MARIA

Descrizione:
Una delle vie più caratteristiche della città per nobiltà di edifici del ‘600 e ‘700, e varietà di prospettive; vi hanno sede molti istituti universitari. Nel tratto verso l’Arno, al N. 26 è la Domus Galileana che custodisce una biblioteca delle opere di Galileo Galilei e dei discepoli e di storia della scienza; funziona da centro di studi galileiani (vi è custodita anche la dinamo di Pacinotti). Accanto è la casa di Antonio Pacinotti. ove nacque e mori il grande fisico (1841-1912).
All’angolo di Via Volta, casa-torre del ‘200 (resti di altre si trovano più avanti).

Accessibilità:
Via Santa Maria, come Corso Italia è stata recentemente restaurata, con rifacimento della pavimentazione, liscia, in piano, con lastroni di pietra regolari, e trasformata in Zona Pedonale.
Sono presenti segnali tattili Loges per favorire l’orientamento ai non vedenti.
Da Via Santa Maria, proseguendo verso Nord per 300 m, su pavimentazione liscia a lastroni di pietra regolari, raggiungiamo Piazza dei Miracoli.

PIAZZA DEI MIRACOLI

Descrizione:
Piazza del Duomo, detta anche campo dei Miracoli è una delle meraviglie d’Italia.
Sull’ampia distesa erbosa, con­tro lo sfondo delle mura medio­evali merlate aduna, legati in mirabile unità architettonica, sorge uno dei più famosi complessi monumentali: il Duomo, il Battistero, il Campanile e il Camposanto. Piazza dei Miracoli è patrimonio dell’Umanità dell ‘Unesco ormai da circa 25 anni.
I tre complessi che la compongono simbolizzano infatti le principali tappe della vita di ogni uomo: il Battistero la nascita, la Cattedrale di Santa Maria Assunta la vita e il Camposanto allude chiaramente alla morte, mentre la Torre di Pisa o Torre Pendente fa parte del Duomo e ne rappresenta il campanile.
A fare da cornice a questi monumenti storici vi è uno splendido prato verde dove i turisti possono concedersi un momento di relax. I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel XI secolo e dopo varie modifiche si sono conclusi nel XIX secolo, quando l’architetto Alessandro Gherardesca conferì alla piazza l’aspetto attuale. Tutti i monumenti presenti sono gestiti dall’Opera Primaziale (info@opapisa.it)

TORRE PENDENTE

Per info: Tel: 050.560547 – 050.561820 Email: primarziale@sirius.pisa.it
Orari: Gen-dic 10:00 – 16:30 – Feb-nov 09:30 – 17:00 – Marzo 9:00 – 17:30; da apr a set 8:30 – 20:00; Ott 9:00 – 19:00 aperture serali straordinarie dal 16/6 al 31/8 8:30 – 22:30); per aggiornamenti: http://www.opapisa.it/orario/.

Descrizione:
Una delle più famose torri al mondo per l’eleganza della sua architettura e la singolarità della sua statica. Iniziata nel 1173, interrotta a causa del cedimento del terreno, a cui si deve l’inclinazione, fu ripresa (1275) da Giovanni di Simone e compiuta forse da Tommaso Pisano (seconda metà del ‘300). Di forma cilindrica, è cinta in basso da arcate cieche, poi da 6 ordini di loggette, e termina con una cella campanaria di diametro minore. È alta mediamente 55 m, con inclinazione di 5° gradi verso Sud. Una scala a spirale di 294 gradini sale alla sommità, da cui si gode del panorama sulla città. Di qui Galileo fece i famosi esperimenti sulla gravità.

Accessibilità:
Non accessibile alle persone su sedia a rotelle e fortemente sconsigliata a chi soffre di patologie cardiocircolatorie e motorie.

DUOMO

Descrizione:
Massimo monumento dell’architettura romanico-pisana e uno dei capolavori dell’arte italiana. Iniziato nel 1064 da Buscheto, completato nel sec. XII della facciata ad opera di Rainaldo, presenta una mirabile unità ar­chitettonica. La facciata è spartita inferiormente da arcate cieche ed è coronata da quattro ordini di loggette, ornate con sculture e tarsie. Le tre porte hanno ante in bronzo (Storie di Maria e del Redentore) di seguaci del Giambologna (fine XVI sec.). Un’elegante partitura decorativa ad arcate e lesene di classica compostez­za, con ornati a rosoni e Iosanghe, corre lungo i fianchi e i transetti (al cui in­crocio si leva la cupola) fino alla bella abside coronata da due ordini di loggette. A sinistra di questa si apre la porta di S. Ranieri (abituale Ingresso), che ha mirabili ante in bronzo (Vita del Redentore). di Bonannio, pisano (Il80).
In occasione del Giubileo della Misericordia è presente l’accesso alla Porta Santa nella parte laterale della Cattedrale.

Accessibilità:
Dall’area della Torre vi sono due possibilità per salire sul sagrato del Duomo e raggiungere l’ingresso: sul retro del Duomo, di fronte al Camposanto monumentale, si trova una rampa in alluminio (lungh. 310 cm e pend. 11%), dotata di corrimano ai lati (vedi foto), da cui si prosegue fino a raggiungere il lato che guarda il Battistero. Altro ingresso, di fronte alla Torre (vedi foto), dopo aver percorso un breve tratto, in piastroni irregolari, troviamo una rampa, in alluminio (lungh. 280 cm, largh. >100 cm e pendenza del 16 %), da cui si prosegue lungo il lato sud, dove troviamo l’ingresso alla Porta Santa accessibile attraverso una rampa in alluminio (lungh. 360 cm, largh. 150 cm e pendenza 9%), dotata di corrimano sulla destra (vedi foto). All’ingresso porta esterna sempre aperta e porta interna a due ante, largh.160 cm.

Proseguendo si raggiunge il lato della Cattedrale che guarda verso il Battistero, dove si trova l’ingresso, accessibile tramite una rampa in alluminio con ai lati le corde (largh. >100 cm, lungh. 446 cm e pendenza 11 %).
Successivamente si trova un’ulteriore rampetta, in alluminio, lunga 43 cm e larga 100 cm, con pendenza 18 %, in corrispondenza della porta.
Dopo la colonnina della biglietteria si trova una porta interna sempre aperta larga 88 cm.
Dopo la visita della cattedrale si raggiunge la porta dell’uscita che presenta le solite caratteristiche dell’entrata.

L’interno della Cattedrale, solenne e luminoso, vivificato dalla dicromia del paramento a bande bianche e nere, è a cinque navate su serrate colonne, con matronei, transetto a tre na­vate, cupola ellissoidale e profonda abside; il soffitto a cassettoni della navata me­diana e del transetto è della fine del ‘500. Lungo le pareti e sugli altari laterali, vari quadri databili a partire dal ‘500 aIl’800.

In fondo alla navata mediana, della Cattedrale, il celebre pergamo di Giovanni Pisano (1302-11), la più significativa e complessa opera di scul­tura gotica in Italia; sorge su colonne e statue in gran parte allegoriche e reca negli specchi rilievi rappresentanti fatti del Vangelo (Storie del Battista; Annunciazione; Natività; Epifania; Presentazione al Tempio; Strage degli Innocenti; Passione; Crocifissione; gli Eletti e i Reprobi), resi con veemente drammaticità. Quasi di fronte pende la cosiddetta lampada di Galileo, opera in bronzo su modello di B. Lorenzi (1587), dalle cui oscillazioni il grande scienziato avrebbe intuito l’isocronismo del pendolo (oggi però si ritiene che la scoperta sia anteriore di 6 anni alla lampada).
Transetto destro: nel catino dell’abside, mosaico (Madonna) del sec, XIV; nella navatella sinistra, tomba di Arrigo VII di Tino di Camaino.
Presbiterio: ai lati dell’accesso, due angeli in bronzo del Gianibologna (1602); nell’interno bellissimi stalli intarsiati quattrocenteschi, ricomposti agli inizi del ‘600.
Sui due lati, quadri di Andrea del Sarto (S. Agnese, S. Margherita, S. Caterina S. Pietro e il Battista) e del Sogliani (Madonna col Bambino); sull’altare, Crocifisso del Gianbologna. Nel catino dell’abside, grande mosaico duecentesco con il Redentore fra Maria e S. Giovanni Evangelista (la testa di quest’ultimo è di Cimabue); sotto, quadri del Beccafumi (S. Matteo, S. Marco, Storie bibliche) Sodoma e Sogliani.
Nel catino dell’abside del transetto sinistro, mosaico (Annunciazione) del ‘300.

Usciti dalla Cattedrale si prosegue per c.a. 50 metri fino a raggiungere il Battistero

BATTISTERO

Accessibilità:
Per raggiungere il Battistero si deve scendere dal sagrato attraverso una rampa in alluminio, posta di fronte all’ingresso della Cattedrale (largh. > 200 cm, lungh. 291 cm e pendenza del 7 %), dotata di corrimano da entrambi i lati. Qui si prosegue, per circa 50 metri, su pavimentazione in marmo, liscia, fino a raggiungere un’altra rampa in alluminio (lungh. 140 cm, largh. 130 cm e pendenza 5 %), dotata di corrimano ad entrambi i lati, che permette di superare un primo scalino di 10 cm ed accedere al sagrato del Battistero.
L’ingresso principale è accessibile solo tramite quattro scalini (primi tre alti 13 cm e l’ultimo alto 10 cm), ma è presente una rampa che permette l’accesso al battistero dalla parte laterale (l’uscita degli altri visitatori). La rampa, in alluminio, con pedana in gomma, ha una larghezza di 100 cm, lunghezza di ca 800 cm, e pendenza di ca 7%-8% e segue l’andamento curvilineo del battistero; dotata di corrimano a destra per l’intero tratto ed a sinistra soltanto per metà. Superata la porta interna, solitamente aperta eccetto momento in cui all’interno c’è la dimostrazione degli Echi si trova una rampa interna in alluminio con larghezza superiore a 90 cm, lunghezza di 91 cm e pendenza dell’11%.

Descrizione:
Maestoso edificio romanico, a pianta circolare, cinto da arcature e loggette con frastagliati coronamenti gotici, e cupola piramidale a otto facce. Fu incominciato nel 1152 da Diotisalvi, continuato nel XIII sec. da Nicola e Giovanni Pisano e compiuto nella seconda metà del XIV sotto la direzione di Cellino di Nese. Vi si aprono quattro bei portali, di cui notevole soprattutto quello di fronte al Duomo, fiancheggiato da colonne intagliate e con rilievi nell’architrave. Le statue del coronamento sono di scuola pisana (in buona parte copie).

Nell’Interno sopra un giro di colonne alternate a pilastri corre una galleria e si volta una cupola conica (m 18 di diametro). Nel mezzo, fonte battesimale ottagonale di Guido da Como (1246); a sin., il celebre pergamo di Nicola Pisano (1260), la prima opera della scultura gotica italiana: è decorato di 5 rilievi (Natività; Epifania; Presentazione al Tempio; Crocifissione; Giudizio Finale) e di figure di Profeti e Virtù. Davanti all’altare (formelle marmoree a rosoni e tarsie), pavimento cosmatesco del ‘200. Lungo le pareti colossali statue (Madonna col Bambino, Evangelisti e Profeti), di Nicola e Giovanni Pisano e scuola, già all’esterno dell’edificio.
Orario: aggiornamento giorno per giorno su http://www.opapisa.it/orario/

Accessibilità:
All’interno del battistero pavimentazione liscia con alcune irregolarità. Presenza di audio guida all’interno con colonnine, dotate di cornetta e gettoniera posta a 118 cm da terra.

All’uscita del battistero sul lato nord della Piazza, a sinistra, troviamo il camposanto, raggiungibile attraverso un breve percorso su pavimentazione in mattonelle rugose leggermente irregolari.

CAMPOSANTO MONUMENTALE

Per Info tel. 050835011 – email info@opapisa.it – website: www.opapisa.it
Ingresso 9:30-16:30 da dicembre a gennaio; www9:00-17:00 novembre e febbraio; 8:30-17:30 in marzo; 8:00-19:30 da aprile a settembre; 8:30-19:00 in ottobre. – Biglietto 5 euro – possibilità di biglietti cumulativi con gli altri monumenti.

Descrizione:
Il “Cimitero Monumentale”, noto anche come “Vecchio Cimitero Monumentale di Pisa”, è l’ultimo dei monumenti a sorgere in Piazza del Miracoli e la sua lunga parete di marmo esterna, composta da 43 archi ciechi e due porte, delimita il lato nord della Piazza.
Fondata nel 1277 da Giovanni di Simone, la struttura aveva lo scopo di ospitare i sarcofagi di epoca romana, che fino ad allora erano stati dispersi intorno al Duomo e riutilizzati come sepolture illustri Pisane ‘.
Si tratta di una delle più antiche architetture medievali cristiane, destinate al culto dei morti.
La sua posizione contro il muro, ha lo scopo di unire idealmente il Duomo con il Battistero; secondo una leggenda l’idea del cimitero e la sua denominazione “Campo Santo” nasce da una leggenda secondo la quale il terreno su cui sorse fu mescolato con la terra santa, prelevata dal Monte Calvario, la collina dove fu crocifisso Gesù, e portata via dalle navi pisane di ritorno, dalla 4° crociata, nel 13° secolo.
Il cimitero ha accolto i sepolcri dei più prestigiosi rettori e docenti della facoltà dell’Università di Pisa, dei governanti e famiglie più in vista fra cui i membri della famiglia dei Medici, che nel ‘500 hanno dominato la città, e ai quali alludono anche i personaggi delle scene bibliche dipinte sulle pareti.
Dal XVI secolo questo “Pantheon” pisano” cominciò ad assumere l’aspetto di museo con l’apposizione di iscrizioni romane sulle pareti e la raccolta di testimonianze della storia di Pisa,
diventando così, nell’ottocento, il primo museo di Pisa, con opere d’arte religiose ed oggetti archeologici.
Purtroppo, nel luglio del 1944 una scheggia di bomba ha provocato un incendio alle travi in legno del tetto, provocando la fusione del piombo, e causando, con il crollo, ingenti danni alle opere conservate e agli affreschi. Con lo stacco degli affreschi furono scoperte le sinopie, molto ben conservate nel vicino Museo delle Sinopie e che danno un idea di come doveva apparire il Campo Santo nei secoli precedenti. Nel museo si può anche ammirare una riproduzione virtuale del Camposanto in 3D.

L’accesso principale, ad est, è decorato da un tabernacolo gotico sopra il portale di accesso, opera della seconda metà del XIV secolo, con statue della Vergine col Bambino e quattro santi. Per chi entra dall’ingresso secondario si entra direttamente nella “Cappella delle Reliquie”.

Accessibilità ingresso:
L’ingresso principale del Camposanto monumentale è raggiungibile solo attraverso 3 scalini ma sul lato destro della struttura, in prossimità dei servizi igienici pubblici, si trova un ingresso secondario, per visitatori con mobilità ridotta, accessibile tramite 2 rampe, disposte a L, in successione intervallate da un pianerottolo di sosta (1° rampa lunghezza 450 cm e 2° rampa lunghezza 597 cm, entrambe larghezza 143 e pendenza 12 %), dotate di corrimano ad entrambi i lati. Presente un campanello, a sinistra della porta posto a 138 cm da terra, per farsi aprire dal personale addetto. Visto che non è certo che rispondano subito alla chiamata, si raccomanda di visitare prima gli altri monumenti ed avvertire il personale che andrete a visitare il Camposanto Monumentale. La porta d’ingresso a 2 ante ha una luce netta libera di 65 cm X 2.
Appena entrati, dall’ingresso secondario, si accede in piano nella Cappella delle Reliquie.
Dalla Cappella si raggiunge il braccio orientale che delimita il Loggiato attraverso 2 rampe in successione, in alluminio (1° rampa lungh. 260 cm largh. >150 cm e pendenza 10 % e 2° rampa lungh. 174 cm, largh. 120 cm e pendenza 11,5 %), dotate di corrimano ad entrambi i lati.

All’interno vi è un chiostro oblungo, in stile “gotico fiorito” con arcate a sesto acuto decorate e due lunghe gallerie del loggiato, che corrono parallele, unite da due camminamenti all’aperto (vedi foto).
Dalla Cappella delle Reliquie si accede al braccio orientale che delimita le due gallerie di loggiati, rialzato di due gradini, poiché destinato ad essere una sorta di zona sacra e presbiteriale, dove erano collocati gli altari per le funzioni (vedi foto in basso). Chi entra dall’ingresso principale si trova nella galleria sud.

Dal Braccio orientale per raggiungere I due corridoi del loggiato, che corrono paralleli, si deve superare una rampa uguale e speculare, ai due lati (lungh. 310 cm, largh 100 cm e pendenza 11 %). Lungo le due gallerie si trovano due camminamenti, all’aperto, che collegano le due gallerie, accessibili solo tramite uno scalino di 7 cm.

Sulle pareti interne della galleria sud vi erano raffigurate le “storie della Genesi” mentre quelle della galleria nord che corre parallela sono dipinte le “storie del Vecchio Testamento”.
Lungo le gallerie sono esposti numerosi sarcofagi romani, un tempo riutilizzati per le sepolture più prestigiose, sarcofagi di età classica e monumenti funebri oltre al più grande ciclo di affreschi medievali (c.a. 15000 mq).
Lungo la galleria nord si trova, sul lato destro, la Cappella Aulla (vedi foto), dove è conservata l’originale lampada di Galileo, un tempo sospesa in cattedrale e che effettivamente il grande scienziato pisano vide oscillare, ricevendone l’ispirazione per la sua teoria sull’isocronismo del pendolo. Proseguendo lungo la galleria nord, sul lato destro, troviamo la Cappella Ammannati, che contiene il monumento funebre a Ligo Ammannati (m. 1359), della scuola di Giovanni Pisano, A destra della cappella si accede al “Salone delle Fotografie”, in cui vengono riprodotte le foto di Van Lindt che permettono di ricostruire la decorazione ad affresco delle pareti del complesso, mentre a sinistra si accede al “Salone degli Affreschi” ove è esposto il ciclo del Trionfo della morte e del Giudizio Universale di Bonamico Buffalmacco, e a destra a quello “delle Fotografie”, in cui vengono riprodotte le foto di Van Lindt che permettono di ricostruire la decorazione ad affresco delle pareti del complesso.
Lungo la galleria sud, sul lato destro, troviamo prima la Cappella Aulla, accessibile tramite 2 scalini di 13 e 16 cm, e poi la Cappella Ammanati accessibile tramite una rampa in gomma (lungh. 125 cm, largh. > 90 cm e pendenza 8%) e soglia con scalino 2 cm; all’interno della Cappella sulla sinistra si accede al Salone degli Affreschi attraverso una porta con luce netta > 80 cm e rampa in gomma, in discesa, con pendenza 12%.

Alcuni affreschi sono stati ricollocati nella loro posizione originaria, come l’enigmatica Cosmografia teologica di Piero di Puccio (1391) la Storia del Vecchio Testamento di Benozzo Gozzoli (1483) poste nel braccio settentrionale (vedi foto).
Nel braccio settentrionale sono affisse le catene del porto pisano, prese dai Genovesi dopo la battaglia della Meloria (1342) regalate poi ai Fiorentini che le restituirono a Pisa nel 1848, dopo l’Unità d’Italia (vedi foto).

Tra le altre opere d’arte presenti non si può non citare il Sepolcro dei conti della Gherardesca (1320) in origine nella chiesa di san Francesco, la pala in terracotta l’Assunta in gloria tra quattro santi di Giovanni della Robbia posta nella cappella Aulla e l’ovale raffigurante “Leoni che azzannano la preda” del Beduino (XII secolo).

A sinistra del Camposanto Monumentale, lungo le Mura pisane, dietro Piazza dei Miracoli, si trova il Cimitero Ebraico

CIMITERO EBRAICO
Indirizzo: Largo Cocco Griffi, 10  050-542580 Orari di apertura: domenica 9.30-12.30; mercoledì 16.30-tramonto ingresso ad offerta. email: com_ebraicapi@tin.it – Visite guidate solo su prenotazione

Descrizione:
Il cimitero ebraico di Pisa è posto su vari livelli di terreno, è inserito nel complesso monumentale della piazza dei Miracoli, risale al 1648 ed è uno dei più antichi cimiteri ebraici in Europa.
Vi sono sepolti illustri personaggi della politica e della cultura.
Dal lato artistico il cimitero presenta uno straordinario repertorio: dai tumuli a parallelepipedo di tradizione iberica, dei secoli XVII e XVIII, ai monumenti stile Impero del primo Ottocento; dai tabernacoli gotici del pieno Ottocento, agli stili liberty e umbertino della fine del secolo XIX e del primo Novecento.

Proseguiamo la nostra visita di Piazza dei Miracoli raggiungendo il Museo delle SinopieMUSEO DELLE SINOPIE
Indirizzo: Piazza Duomo, 17, Orari: tutti i giorni 8:00 – 19:30 – aggiornamento su http://www.opapisa.it/orario/ Tel. 050 835011 – Sito: http://www.opapisa.it/visita/museo-delle-sinopie/Accessibilità:
Accesso alla biglietteria del Museo delle Sinopie tramite un primo scalino alto 9 cm, successivamente si trova un’ampia rampa in alluminio (larghezza superiore a 200 cm, lunghezza 300 cm con pendenza 14 %) dotata di corrimano ad entrambi i lati. Varco sempre aperto con larghezza superiore a 200 m, si incontra poi una porta interna a vetro scorrevole con larghezza utile 100 cm.
Bancone della biglietteria alto 110 cm, non è presente una parte ribassata.
Superata la biglietteria sulla destra si trova un sistema di visualizzazione in 3D con audio in varie lingue, accessibile passando dietro la biglietteria; l’altezza del banco è di 140 cm.

Descrizione:
Istituito di recente nel 1979 con moderni e rigorosi criteri museografici, su due livelli, negli ambienti restaurati dell’Ospedale Nuovo della Misericordia (sec. XII-XIV), sul lato Sud di Piazza del Duomo. Visita a Pagamento. Raccoglie i disegni preparatori (per lo più di colore rosso) degli affreschi che decoravano il Camposanto Monumentale, prima della devastazione del periodo bellico; il grande repertorio, recuperato e restaurato, costituisce oggi il più ampio e interessante complesso esistente di di­segni trecenteschi di alcuni fra i maggiori artisti di quel tempo. Particolarmente notevoli le sinopie relative alle Storie dei Santi Padri, del Giudizio Universale e Inferno e del Trionfo della Morte, del cosiddetto «Maestro del Trionfo della Morte » (secondo alcuni critici di recente identificato con Bonamico Buffalmac­co).
Inoltre, una grande sinopia raffigurante la Crocifissione, il primo affresco eseguito per il Camposanto verso il 1320-30 da F. Traini; Storie di Giobbe, di Taddeo Gaddi; Cosmografia teologica, Incoronazione della Vergine e Costru­zione dell’Arca, di Piero di Puccio; Storie dei Ss. Efisio e Potito, di Spinello A­retino; Storie del Vecchio Testamento e Annunciazione, di Benozzo Gozzoli; sinopie di Andrea Bonaiuti (S. Ranieri in Terrasanta) e A. Veneziano.

Accessibilità interna:
Una volta all’interno del percorso al piano terra si raggiunge la seconda sezione attraverso tre scalini superabili tramite rampa con larghezza superiore a 200 cm, lunghezza 330 cm e pendenza del 15 % (vedi foto). Le opere esposte sono descritte con dovizia di particolari in cartelli con scritta bianca su sfondo marrone o rosso.

Una volta visitato il piano terra, si raggiunge il primo piano tramite l’ascensore. La porta della cabina ha una luce netta di 88 cm, con larghezza di 113 cm e profondità di 171 cm. Il tasto più alto della pulsantiera dell’ascensore si trova ad un’altezza di 123 cm da terra, i tasti sono in rilievo e in braille. L’ascensore è dotato di maniglia di sostegno.

Nel Museo, oltre alle sinopie, sono presenti due zone multimediali. Una dove viene riprodotta una simulazione, in 3D stereoscopico, del camposanto monumentale, durante i secoli, l’altra si trova in una sorta di piccolo cinema, dove viene proiettato un audiovisivo riguardante la struttura e i lavori di restauro della torre pendente, per il momento solo in lingua inglese.

Accessibiità:
La postazione in 3D stereoscopico è raggiungibile in piano attraverso un percorso che si trova sul retro e anche la saletta cinema è accessibile in piano.

Una volta conclusa la visita, per raggiungere l’uscita si fa il percorso al contrario: si raggiunge una porta a vetri scorrevole con larghezza superiore a 100 cm, si percorre poi in successione un breve tratto di 90 cm, in cemento, con pendenza del 6 % ed una rampa in alluminio con larghezza superiore a 200 cm, lunghezza 213 cm e pendenza 11%.
Per scendere dal marciapiedi è presente uno scalino di 9 cm.

A circa 50 metri dal Museo delle Sinopie si trova l’Ufficio di informazione turistica

INFO POINT
Ufficio di informazione Turistica Pisa
Indirizzo: Piazza Duomo, 7 – Tel.: 050.550100 – Email: duomo@walkinginthecity.it
Lingue parlate: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo
Orario d’apertura: tutti i giorni orario continuato dalle 9.00 alle 17.30

Accessibilità:
Da Piazza dei Miracoli si accede attraverso un primo scalino alto 9 cm. Di seguito si presentano altri due scalini, entrambi di 12 cm superabili tramite una rampa in alluminio ( Lunghezza 315 cm, larghezza 100 cm, pendenza 11%). ATTUALMENTE POSIZIONATA IN MANIERA NON IDONEA.
Di seguito alla rampa si trova un cancello esterno ed una porta a vetri sempre aperti (Larghezza porta maggiore di 90 cm).
All’interno il bancone, la cui altezza è di 100 cm, non presenta una parte ribassata.

INFO BIGLIETTERIA, GUARDAROBA e BOOK SHOP

La Biglietteria, il Guardaroba e il Book shop si trovano presso il Palazzo dell’Opera Primaziale, dietro la Torre e vicino ai servizi igienici attrezzati per disabili. La Cattedrale è aperta alla visita turistica e l’ingresso è gratuito. Per visitare solo la Cattedrale è necessario ritirare alla cassa il tagliando di ingresso valido per un massimo di due persone. L’acquisto del biglietto di un qualsiasi altro monumento o museo della piazza dei Miracoli dà automaticamente diritto all’ingresso gratuito in Cattedrale. L’ingresso per la preghiera è sempre consentito presso la Cappella del SS. Sacramento. A scelta fra: Battistero, Camposanto Monumentale, Museo dell’Opera del Duomo, Museo delle Sinopie: 1 monumento/museo: euro  5,00  – 2 monumenti/musei:   euro  7,00
3 monumenti/musei:   euro  8,00  – 4 monumenti/musei:   euro  9,00
E’ possibile acquistare il biglietto per la visita ai monumenti e musei anche ON -LINE http://www.opapisa.it/biglietti/prezzi/

Accessibilità:
la Biglietteria (solo per la torre) è accessibile attraverso uno scalino alto 14 cm e un secondo scalino alto 10 cm. Ingresso attraverso porta a vetri scorrevole con luce netta > 100 cm. Le persone con disabilità possono tuttavia accedere a tutti i monumenti gratuitamente, senza necessariamente recarsi alla biglietteria.
Il guardaroba è accessibile con scalino del marciapiede alto 6 cm e successivo scalino di altri 6 cm. Il book shop presenta il primo scalino del marciapiede alto 6 cm e successivo scalino di 9 cm.

PARCHEGGI IN PROSSIMITA’ DI PIAZZA DEI MIRACOLI

Accessibilità:
Per chi vi arriva in auto, si può accedere a Piazza dei Miracoli attraverso Via Cardinale Maffi Pietro (entrata Torre Pendente) dove, a poche decine di metri, dall’ingresso nella Piazza, sono presenti due posti auto riservati a portatori di handicap (vedi foto).
Oppure si può raggiungere la Piazza del Duomo, attraverso via Cammeo-Niccolini-Bonanno, dove si trova il Parcheggio privato Cammeo, a 150 metri dall’ingresso alla Piazza del Duomo, in piazza Daniele Manin (entrata Battistero), con 4 posti auto gratuiti riservati ai disabili; altri due posti auto si trovano in Piazza Manin e in via Andrea Pisano (vedi foto in basso). In quest’ultima via, al n. civico 17, si trova un parcheggio privato, Tower Parking, con un altro posto auto riservato.

SERVIZI IGIENICI ATTREZZATI PER DISABILI IN P.ZA DEI MIRACOLI

I servizi igienici pubblici si trovano in Piazza dei Miracoli, dietro la cattedrale e la Torre, nei pressi della biglietteria e sono raggiungibili attraverso una rampa lunga 240 cm, larga 95 cm e pendenza 8,5 %, dotata di corrimano da entrambi i lati, e porta d’ingresso con luce netta di 75 cm X 2 ante, e maniglia a barra. All’interno E’ presente anche un servizio igienico attrezzato per persone con mobilità ridotta, con luce netta porta di 89 cm, wc con dente frontale aperto, alto 50 cm, con spazio laterale a destra e frontale > 80 cm e maniglione orizzontale sul lato sinistro e verticale sul lato destro. Spazio sottostante il lavabo di 65 cm e specchio reclinabile.