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Museo delle arti in ghisa nella maremma “Magma” – Follonica (Gr)
GUIDA MUSEO DELLE ARTI IN GHISA NELLA MAREMMA “MAGMA”
Realizzata dall’Associazione onlus “Handy Superabile” che insieme a Prisma hanno proposto il progetto “Musei SuperAbili”, sostenuto dalla Rete dei Musei della Maremma e dalla Regione Toscana.
Obiettivo: fornire una informazione validata sull’accessibilità dei musei e proporre interventi con l’acquisto di ausili tecnologici per migliorarne la fruibilità e l’accoglienza.
Il Museo “Magma” si trova nel complesso produttivo siderurgico dell’Ex Ilva, a Follonica (Grosseto).
Informazioni Itinerario
COME ARRIVARE
In entrambi gli aeroporti l’mbarco/sbarco del passeggero con mobilità ridotta viene effettuato con finger (ponte di collegamento fra l’aerostazione e l’aeromobile) oppure con ambulift, un mezzo speciale dotato di rampa – lounge mobile – con piattaforma elevabile per agevolare l’imbarco dei passeggeri su sedia a rotelle; ad essi viene garantita, inoltre, un’assistenza completa, in partenza/arrivo. Il personale di assistenza è disponibile ad accompagnare il passeggero con disabilità, durante la consegna del bagaglio, fino alla porta d’imbarco o ritiro bagagli. Il terminal è provvisto di ascensori dotati di pulsanti esterni e interni in braille e di colonnine “per chiamata assistenza”
Il museo Magma dista 88 km da Livorno, 140 km da Firenze, 82 km da Siena e 220 km da Roma.
Per chi proviene da Firenze (140 km)
Prendi raccordo autostradale Firenze-Siena, esci a Colle Val D’Elsa e prendi SP541 in direzione di SR439 Sarzanese-Valdera a Massa Marittima in direzione di Via Massetana/Strada Provinciale delle Collacchie/SP158 fino a Follonica
Per chi proviene da Roma (220 km):
Prendi la A12 fino a Civitavecchia, segui Strada Statale 1 Via Aurelia/E80 in direzione Grosseto e prendi l’uscita Follonica est.
Per chi proviene da Genova (260 km)
Prendi autostrada A12, uscita obbligatoria Rosignano; dove s’imbocca la S.S. Aurelia in direzione Grosseto, Prendi l’uscita Follonica nord e continua su Strada Provinciale Aurelia Vecchia/SP152 fino alla tua destinazione
La stazione di Follonica dista 900 metri dal Museo e si trova lungo la linea ferroviaria Roma-Livorno- Genova, servita da treni regionali e a lunga percorrenza (Intercity).
Con i treni ad Alta Velocità occorre cambiare a Firenze, provenendo da nord, o a Roma, provenendo da sud. Alla stazione di Follonica è previsto un servizio di assistenza per disabili, con accesso alle carrozze tramite rampa portatile per minimi dislivelli oppure tramite carrello elevatore, entrambi disposti o manovrati da personale appositamente incaricato da Trenitalia. Il servizio è prenotabile alla Sala Blu di RFI, per l’assistenza alle persone a ridotta mobilità, via mail scrivendo a SalaBlu.Firenze@rfi.it, o per tel. num.verde 800906060, o da tel. fisso e mobile: 199303060 (costo da rete fissa di 6,22 cent. € alla risposta + 2,68 cent. €/ minuto; da rete mobile varia a seconda dell’operatore).
La Fermata del bus pubblico più vicina si trova in via in via Roma a c.a. 200 metri.
Il sistema dei bus pubblici è gestito da TIEMME S.p.A. GROSSETO Via Topazio, 12 58100 Grosseto Tel. 0564 475111 Fax 0564 456754 urp: Tel. 800922984 Tel. 199168182 da cell. urp.grosseto@tiemmespa.it. Si raccomanda coloro che viaggiano in carrozzina manuale di telefonare per assicurarsi che il mezzo sia dotato di pedana.
NUMERI TELEFONICI UTILI:
Carabinieri: 112
Soccorso pubblico di emergenza: 113
Vigili del Fuoco: 115
Soccorso stradale ACI: 116
Guardia di Finanza: 117
Soccorso Sanitario: 118
Corpo Forestale ed emergenza incendi: 1515
Soccorso in mare: 1530
Numeri Locali
Comune +39 0566 59111
Polizia Municipale +39 0566 42000
Carabinieri +39 0566 49421
Poste +39 0566 56981
Associazione Turistica +39 0566 51550
FARMACIE:
Farmacia Salus +39 0566 53690
Farmacia Caselli Stefano +39 0566 269195
Farmacia Comunale +39 0566 44246
Farmacia S. Raffaele Montemaggi Dr. Lido +39 0566 41549
Farmacia S. Antonio Dr.martinozzi E C. Snc +39 0566 40084
Farmacia S. Raffaele Di Lido Montemaggi S.n.c. +39 329 7750305
Farmacia Sa Michele – +39 0566 269194 – +39 0566 650025 – +39 0566 52893
PARCHEGGI-INGRESSI-BIGLIETTERIA
Il museo è dotato di un parcheggio esterno pubblico, non custodito che dispone di 1 posto auto riservato ai portatori di handicap, evidenziato con opportuna segnaletica e distante circa 100 metri. La pavimentazione è in asfalto e il museo è raggiungibile attraverso un vialetto pedonale, in lastre di pietra distanziate. Altrimenti è possibile parcheggiare a lato dell’edificio facendosi aprire la sbarra (su fondo sterrato).
Lungo il percorso non sono presenti segnali tattili di orientamento per non vedenti/ipovedenti
La biglietteria/bookshop è separata dall’ingresso al percorso museale, ed è raggiungibile attraverso due rampe, intervallate da un ripiano orizzontale: la prima rampa, lunga 698 cm, con pendenza del 8%, nel primo tratto di 100 cm, e nel restante del 10%, e successiva rampa lunga 594 cm, con pendenza del 11%, entrambe larghe 165cm e dotate di corrimano in ferro a sinistra, altezza 100 cm.
La porta d’ingresso della biglietteria è a 1 anta, a vetri, con soglia in piano, ha una largh. utile superiore a 80 cm, ed apre verso l’esterno.
Il banco del bookshop/biglietteria si trova in fondo al locale ed è alto 90 cm.
E’ prevista assistenza iniziale per un visitatore con disabilità, riguardo esclusivamente ai seguenti servizi:
– introduzione da parte del personale della biglietteria ai servizi disponibili
– materiale cartaceo informativo disponibile
– giro di orientamento del museo con il personale
Usciti dalla biglietteria si raggiunge l’ingresso del percorso museale attraverso un’ultima rampa lunga 521 cm, con pendenza dell’11%, larga 165 cm e dotata di corrimano in ferro a sinistra, altezza 100 cm.La porta d’ingresso esterna è a 2 ante, apribile verso l’interno, con larghezza utile di 55 X 2 cm , maniglia a leva e soglia lungh. 30 cm e piccolo scalino esterno di 1 cm ed interno di 3 cm.
E’ presente una seconda porta interna automatica con largh. utile di 88 cm.
Dopo la porta si deve superare una rampetta con pendenza del 6%.
La pavimentazione esterna ed interna è in piastrelle regolari.
Appena entrati troviamo sulla sinistra il locale che ospita l’ascensore e gli armadietti a disposizione dei clienti per deporre gli oggetti personali
DESCRIZIONE DEL MUSEO
Il Museo “Magma” si trova nel complesso produttivo siderurgico dell’Ex Ilva, all’interno del Forno di San Ferdinando. L'”edifizio” industriale – il primo (1496) di quella che sarebbe diventata una “città fabbrica” – venne ricostruito nel primo semestre del 1818 dai manifattori della Regia mista del ferro con le pietre scalpellinate nel Pistoiese, con i mattoni cotti nella “fornace di Valli”.
Alimentato dal vento asciutto, l’impianto fusorio assorbiva una quantità d’acqua molto inferiore a quella necessaria al forno quadro cinquecentesco e produceva un quantitativo di ghisa e di getti molto più elevato, con un consumo di carbone vegetale assai minore. Attivato nella campagna 1818 – 1819, il Forno di San Ferdinando fuse la vena elbana sin verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Chiamato inizialmente “Forno tondo”, il grande manufatto prese poi il nome di “Forno di San Ferdinando” (in onore del granduca) e infine di “Forno vecchio”.
Il forno è considerato il più moderno in Toscana e fra i più avanzati in Italia, con prestazioni eccellenti per consumi di combustibile, resa del minerale e quantità di ghisa prodotta.
È ubicato in un vasto fabbricato contenente camerotti per i lavoranti, magazzini, botteghe, carbonile e ringrane. Il San Ferdinando resta acceso fino al 1888 e viene smantellato dopo il 1907.
All’interno del museo troviamo diverse installazioni tecnologiche e postazioni multimediali, interattive con i visitatori, attraverso il tatto, la voce e i video, che racconteranno, durante il percorso museale, tutta la storia della siderurgia follonichese
ATTIVITA’
Il Museo svolge attività didattica indirizzata alle scuole locali e del comprensorio, organizza mostre e propone laboratori sull’arte della fusione. Inoltre promuove iniziative culturali di approfondimento ed escursioni per la diffusione della conoscenza della storia e della natura del territoridal 16 giugno al 15 settembre 17.30-23.30 dal 16 settembre al 15 giugno 15.30-19.00
E’ consigliabile prendere contatti per eventuali informazioni sugli orari che possono essere modificati in caso di eventi particolari
ORARIO’
dal 16 giugno al 15 settembre 17.30-23.30 dal 16 settembre al 15 giugno 15.30-19.00
E’ consigliabile prendere contatti per eventuali informazioni sugli orari che possono essere modificati in caso di eventi particolari
CONTATTI
Direttore: Claudia Mori
Info e prenotazioni: 0566-59027 0566-59243
Email: frontoffice@magmafollonica.it, e cmori@comune.follonica.gr.it
Web: www.magmafollonica.it, http://www.museidimaremma.it/it/museo.asp?keymuseo=13
La cabina è priva di maniglia di sostegno. Avviso sonoro e luminoso.
FERRO FUSO: INSTALLAZIONE ARTISTICA
Tutti i percorsi sono privi di ostacoli per una persona in carrozzina e presentano varchi superiore a 80 cm.
Mancano segnali tattili in sistema loges e mappe tattili per favorire l’orientamento ai non vedenti.
Superato l’ingresso, si apre alla vista il grande volume che ospitava l’altoforno e che i recenti restauri hanno riportato alla luce, con il camino, in alto, da dove fuoriuscivano i fumi. Una cascata di lamelle metalliche sono state allestite, all’interno, per richiamare le diverse fasi di caricamento nel forno fusorio: in basso lamelle rosse, nella fase di accensione, al centro lamelle metalliche che richiamano il minerale, gettato nel forno, e in alto quelle trasparenti simbolo del fumo che usciva. Qui si offre al visitatore uno spettacolo multimediale, proiettato ad intervalli regolari, e da non perdere dove si racconta le varie fasi della lavorazione del forno, tramite suoni ed ombre proiettate sulle pareti che simulano gli operari al lavoro e la colata di ferro rovente che sembra riempire le pareti, prima rossa e poi scura, lasciando spazio al materiale forgiato in ghisa, per concludersi con l’immagine della città di Follonica
Nella stessa sala è presente una postazione multimediale con l’esposizione di alcuni utensili da lavoro originali e la proiezione ed un tavolo da lavoro su cui viene proiettata la lavorazione con le mani di Giuliano Zacchini, modellista ai tempi delle fonderie che fa rivivere quell’arte
LA SCUOLA DI ORNATO – IL CATALOGO DEI GETTI – MANETTI E REISHAMMER
Il percorso espositivo prosegue, nella seconda sala, con la presentazione di alcuni modelli lignei, scolpiti da veri e propri artisti della scuola di ornato, voluta da Leopoldo II.
Fu il sodalizio di due figure d’eccellenza nel panorama ottocentesco: Alessandro Manetti e Carlo Reishammer che permisero la realizzazione della Chiesa di San Leopoldo e del Cancello monumentale delle Fonderie. Una installazione interattiva permette di visitare virtualmente la chiesa, dalle navate centrali alle cappelle laterali
Dalla terza sala si accede, attraverso un varco di 77 cm, ad un locale da cui si può ammirare la riproduzione della grande ruota idraulica in legno, costruita nel 1818, che evoca l’imponente meccanismo che azionava la macchina soffiante, pompante l’aria nel forno San Ferdinando. L’acqua convogliata attraverso una condotta fa girare la ruota idraulica per caduta dall’alto
La visita del MAGMA prosegue al Piano Secondo, raggiungibile con le scale o l’ascensore.
A questo piano troviamo le sezioni dedicate all’approfondimento storico con le risorse del territorio follonichese, il sistema dei flussi di energia, risorse umane e tecnologie che caratterizzavano lo stabilimento
Appena usciti dall’ascensore possiamo ammirare un plastico, in scala 1:160 della fonderia di Follonica
LE RISORSE NATURALI – IL FERRO DEGLI ETRUSCHI
Proseguendo poi attraverso il corridoio, troviamo, nella saletta successiva, la riproduzione, in scala naturale, di un vecchio vagone ferroviario.
Si continua lungo il corridoio, con varco superiore a 80 cm, e, nella sala successiva troviamo l’ingresso alla Sala dei Fantasmi, e alla Sezione delle Risorse Naturali.
Nella Sala dei Fantasmi vengono proiettati filmati d’archivio della Follonica di ogni tempo, recuperati da telegiornali, istituti culturali, RAI, associazioni: sul lato opposto si trova un palco con sedie ed impianto fonico, per seminari, conferenze e laboratori didattici per gruppi scolastici.
Dalla Sala Fantasmi si rientra nella prima sala delle Risorse Naturali: queste provenivano dalle miniere di ematite dell’Isola d’Elba, dai boschi circostanti e dai corsi d’acqua capaci di fornire il flusso di energia necessario per il funzionamento delle fonderie. La sezione archeologica inquadra la siderurgia etrusca e il ruolo centrale che Follonica ebbe per questa civiltà. Nella sala delle Risorse Naturali, troviamo, da sx a dx, le risorse forestali, le essenze di carbone, una postazione multimediale dove premendo il pulsante si deve indovinare la corrispondenza fra le essenze di carbone e le foglie.
….a seguire troviamo:le memorie di un carbonaio, una postazione multimediale, con audio-video, dove premendo il pulsante si ascolta la video-intervista a Balilla Pasquinelli, carbonaio, e si scopre come si realizza una carbonaia; lo scalo di Follonica e i Minerali del Forno, una installazione interattiva che permette di selezionare alcuni minerali e leggerne le particolarità
Attraverso un varco si accede alla seconda sala: il Ferro degli Etruschi, una delle più interessanti dal punto di vista storico-archeologico: qui sono stati posti alcuni dei ritrovamenti etruschi dei siti di Rondelli e Valle Petraia.
Nella sala è presente una postazione multimediale, la “Siderurgia Etrusca” con un forno fusorio etrusco insieme ad altri reperti legati all’attività fusoria come carbone vegetale, tubiere, scorie e cariche di minerale; per ognuno di questi elementi è possibile, premendo un tasto, ascoltare una descrizione audio
Dalla sala del Ferro degli Etruschi si accede attraverso un ampio varco alla saletta video dper ragazzi dove attraverso dei cartoni animati viene raccontata la storia degli etruschi
Sempre dalla sala del Ferro degli Etruschi, si accede, al “Lavoro ai Forni”, attraverso una rampa lunga 343 cm, larga 102 cm, con pendenza del 9,2%.
Un diorama multimediale illustra il processo di fusione etrusco, dalla costruzione dei forni all’estrazione del ferro semilavorato, narrato dalla voce di Larth, un immaginario capo mastro etrusco
LE RISORSE UMANE-IL SISTEMA DEI FLUSSI-LA GHISA NEL MONDO
Dalla seconda Sala del Ferro degli Etruschi si ritorna alla prima Sala fino a raggiungere, sul lato opposto, la terza sala delle Risorse Umane, dove la ricostruzione storica del sistema siderurgico follonichese prosegue con il racconto delle risorse umane, persone che hanno fatto la storia della Follonica tra XIX e XX secolo. Sulla sinistra troviamo una postazione multimediale costituita da una fedele ricostruzione di un ufficio di amministrazione delle fonderie, con la scrivania dove sono accatastati diversi faldoni con archivi dei lavoranti; il visitatore appoggiando uno di questi sulla scrivania attiverà il filmato che racconterà la biografia del lavoratore scelto.
Una installazione riproduce la mappa di Follonica con i principali edifici della città, di cui si può ascoltarne la storia, selezionandoli, attraverso una ruota.
Alcuni pannelli illustrano quel fenomeno d’immigrazione che colpì la città di Follonica con l’apertura delle fonderie: dall’Appennino Tosco-emiliano, da Pistoia, dalla Lombardia.
Si prosegue nella quarta sala del sistema dei flussi, pensando a Follonica come un importante snodo strategico dell’industria del ferro: lavoranti, materie prime e tecnologie partono o arrivano in città come in una stazione ferroviaria, con tanto di panchine, poste al centro. Sono presenti vecchi poster che illustrano la Toscana ferroviaria del trasporto merci. Un’installazione multimediale spiega, premendo un tasto, tramite filmati e voce narrante, il viaggio di Louis Morel del 1820, gestore degli opifici del ferro magonale e delle miniere elbane, che partì, inviato dal Granduca, per i territori austriaci alla ricerca di contatti e informazioni utili al rinnovamento delle strutture produttive
A completare il percorso museale, al secondo piano, troviamo la quinta sala della Ghisa nel mondo, raggiungibile dalla quarta sala, girando in fondo al corridoio, a sinistra.
Quest’ultima sala è la più piccola, dedicata alla ghisa nel mondo, fornendo alcuni significativi esempi di architettura in ghisa. Qui troviamo la ricostruzione di una vecchia Carrozza Centoporte, tra le prime carrozze italiane a cassa metallica, dove il visitatore può sedersi ed ammirare dai finestrini l’uso architettonico della ghisa in altre città del mondo
Appena superato il “vagone”, sulla destra, troviamo l’ascensore e le scale che conducono al piano seminterrato, ultima tappa della nostra visita.
Appena usciti dall’ascensore troviamo sulla sinistra alcuni attrezzi da lavoro, mentre sulla destra attraverso un’ampia porta ci immettiamo in una lunga passerella in legno
La lunga passerella, larga 150 cm, conduce verso il centro del forno di San Ferdinando, dove il restauro ha riportato alla luce il vecchio carbonile e la bocca del forno.
Lungo la passerella troviamo la postazione da cui il visitatore può vedere nuovamente, stavolta dal basso, dalla parte del bottaccio, la grande ruota idraulica con la macchina soffiante.
Durante il percorso si può ammirare, dal basso, l’altoforno con lo spettacolo multimediale.
A metà della passerella centrale si deve superare una rampa lunga 665 cm con pendenza del 10 %
Quasi alla fine della passerella centrale si prende a destra la passerella laterale, dove all’inizio si deve superare una rampa lunga 307 cm, con pendenza 13 %; la passerella conduce a due postazioni interattive: la prima, sulla sinistra, è il cosiddetto “gioco della fusione”: dove il visitatore seleziona la giusta quantità di minerali ferrosi, carbone e miscela di additivi, sommandola poi al giusto volume d’aria calda da soffiare, e una volta fatto partire il forno una voce simpatica in dialetto maremmano, dirà se la fusione è riuscita nel modo giusto oppure no.
La seconda postazione interattiva si trova di fronte all’altra, raggiungibile tramite una rampa lunga 420, con pendenza 12%; si tratta di uno schermo, dove il visitatore selezione uno dei lavoratori dell’ultima generazione, prima che nel febbraio 1960 la fonderia venisse chiusa: in una nicchia al termine del percorso, una proiezione fa emergere dal buio i volti di Giuliano Zacchini, Rossana Testi, Dino Donati, Emilio Cellini e Gianpiero Agostinelli, per permettere di ascoltare le loro testimonianze sul periodo più recente delle fonderie fino alle considerazioni sulla Follonica contemporanea.
Alla fine del corridoio centrale, lungo le pareti vengono proiettati filmati di lavorazione di una moderna fonderia accompagnati dai suoni e rumori del lavoro nelle fonderie
Il locale è accessibile tramite doppia porta, con larghezza utile 84 cm, maniglia a leva, e che apre verso l’esterno.
Il wc è alto 50 cm, con sedile a parte frontale aperta, privo di maniglione e dotato di doccetta flessibile (al momento della visita smontata). Lo spazio libero a destra del wc è superiore a 90 cm, a sinistra 30 cm e frontale 87 cm. Sul lato sx del wc si trova un campanello a corda, in posizione raggiungibile da terra.
Lavabo alto 69 cm con spazio sottostante di 82 cm da terra